Praticamente un nulla di fatto nel vertice di ieri pomeriggio tra la Figc ed il comitato tecnico sanitario, si è parlato della ripresa dei campionati. Sono stati due i temi affrontati: la mancanza di disponibilità di tamponi in alcune zone d’Italia e soprattutto modalità con cui affrontare il caso di una “positività in corsa” con l’obbligo di quarantena. Secondo quanto riporta la ‘Gazzetta dello Sport’ non c’è stato un verdetto. Adesso gli scienziati dovranno valutare la proposta e scrivere una relazione al ministro della salute Roberto Speranza.

Poi in confronto con il premier Conte e con il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora. Infine verrà presa una decisione definitiva. Si è parlato della situazione degli allenamenti, ma ricevere l’ok per le sedute di gruppo vorrebbe dire effettuare un netto passo in avanti anche per il ritorno in campo del campionato. Sarà comunque necessario un nuovo approfondimento. Non rimane, dunque, che attendere qualche giorno.

L’analisi di quanto sta accadendo in questi giorni in Italia rasenta l’assurdo. Visto quanto accade negli altri Paesi europei dove le competizioni agonistiche stanno ripartendo, il nostro Governo dovrebbe avere “gli attributi” per prendere una decisione definitiva senza continuare questo tira e molla che non serve assolutamente a nulla. Se non ci sono le condizioni per ricominciare allenamenti e poi le partite, si abbia il coraggio di dirlo apertamente, assumendosene tutte le responsabilità che ne conseguiranno. Se invece c’è davvero la volontà di voler andare avanti, lo si faccia con chiarezza e tempi ragionevoli.

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