Le dichiarazioni rilasciate questa mattina da Danilo Iervolino hanno leggermente raffreddato l’entusiasmo di quei tifosi che si aspettavano un grande colpo per chiudere un ottimo mercato. In realtà le parole del patron vanno interpretare con intelligenza. C’è la volontà della società di investire ancora qualora fosse necessario, a patto però che la spesa venga giustificata dall’arrivo di un elemento nettamente superiore a chi c’è già e che possa rappresentare una garanzia e non un panchinaro di lusso dal grande nome. “Se in rosa abbiamo due attaccanti titolari di ottimo livello e con enormi margini di miglioramento, più due giovani come Valencia e Botheim che hanno grande potenzialità e una leggenda come Ribery, perchè dovrei prendere uno che intacchi gli equilibri dello spogliatoio o che giochi una partita su dieci?” la riflessione della proprietà, esternata anche al direttore sportivo nella riunione di oggi. Ma, a quanto filtra, Iervolino non ha detto a De Sanctis di interrompere definitivamente la trattativa con Batshuayi, per il quale però c’è ancora una certa distanza economica. Il limite massimo fissato per gli stipendi è di 3,3 milioni di euro, il centravanti ne guadagna due in più e ci vorrebbe l’ok del Chelsea per la compartecipazione, con tanto di formula che non preveda l’acquisto a titolo definitivo ma prestito con diritto di riscatto. In quel caso Iervolino potrebbe optare per un giovane di prospettiva, che non è detto sia meno bravo. “Ma la trattativa con il Chelsea prosegue” ribadiscono però dalla dirigenza. In estrema sintesi: c’è grande soddisfazione per il rendimento e la crescita degli elementi ad ora in organico, c’è il desiderio di salvaguardare gli equilibri del gruppo e di puntare sulla coppia Dia-Bonazzoli, ma se si presentasse una occasione irrinunciabile nessuno si tirerebbe indietro. Soprattutto se si trovasse una soluzione per Kristoffersen e, soprattutto, per Simy. Iervolino e De Sanctis sono furiosi, l’attaccante continua a rifiutare ogni destinazione e c’era stata anche una proposta dalla A, con pari stipendio e, dunque, pari categoria. Niente da fare. E così la società ha intenzione di trattare l’argomento nella prossima assemblea di Lega, ritenendo che “ci sia uno sbilanciamento evidente tra diritti e doveri, a parità di stipendio e a parità di campionato non si dovrebbe mettere un veto al trasferimento ma in Italia è così. Ci sono calciatori che preferiscono restare fuori rosa pur sapendo di non rientrare nei piani del club piuttosto che mettersi in discussione altrove e occorre una profonda riflessione”.

Simy, dunque, va al braccio di ferro con la Salernitana e i toni iniziano ad essere accesi. Naturalmente ci sono tanti altri esuberi da piazzare. Con Sanasi Sy si tratta per la risoluzione, si attendono offerte per Kristoffersen, Mantovani è corteggiato in C ma ha rifiutato Avellino e Reggiana, Capezzi ha detto no al Cosenza ma un altro centrocampista arriverà solo se l’ex Crotone andasse via. Nel caso si punterebbe su under, forse dalla Roma. Jaroszynski ha qualche chance di restare almeno fino a gennaio, così come Micai. E in entrata? Daniliuc sarà ufficializzato a brevissimo: contratto quadriennale e 5 milioni al Nizza. Ultimo innesto? Possibile ma…le vie del mercato sono infinite. Intanto, dopo la riunione di oggi, è stata esclusa categoricamente ogni possibilità di riportare a Salerno il terzino Ruggeri e il fantasista Verdi che, a furor di popolo, veniva atteso come colpo dell’ultimo minuto. La Salernitana ritiene di essere copertissima in tutti i ruoli ricoperti da un giocatore che, andasse via dal Torino, rinforzerebbe una diretta concorrente.

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