In una fase così delicata per l’intero pianeta, parlare di calcio sembra quasi un’offesa. Eppure non lo è, se a spingerci è unicamente il rispetto per tutti quelli che stanno combattendo dentro e fuori gli ospedali la battaglia contro il Coronavirus. Tenere aperta la finestra dei sogni per i tanti appassionati di calcio, mentre tutti siamo reclusi tra le mura domestiche e con la testa piena di dubbi sul prossimo futuro, vuole essere solo un piccolo contributo verso la normalità che tutti auspicano. Ebbene in queste ore circolano molte ipotesi circa la ripresa o meno delle attività agonistiche. Allo stesso tempo sono tante le proposte prese in considerazione dalla FIGC e pronte per essere discusse al Governo. Una delle quali è la cassa integrazione per i calciatori. Potrebbe essere un provvedimento importante che si applicherebbe solo sugli stipendi residui da marzo in poi. Questa misura però riguarderebbe soltanto quei calciatori che percepiscono meno di 50.000 euro lordi. Al contempo è sempre viva la “battaglia” interna sul taglio degli stipendi dei giocatori che invece superano la cifra dei 50.000 euro lordi (fonte: corriere dello sport)

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