L’appuntamento dello Spezia con la storia si è concluso nel migliore dei modi: le “Aquile” hanno conquistato la promozione in Serie A per la prima volta in 114 anni di vita. I liguri hanno infranto anche il tabù che li vedeva come la squadra più presente ai playoff cadetti senza raggiungere la promozione. Il merito spetta ai giocatori e al tecnico Italiano che, dopo un inizio di stagione difficile, ha saputo rimettere in carreggiata la squadra. Ieri sera al Picco lo Spezia ha avuto filo da torcere perchè il Frosinone è sceso in campo determinato a ribaltare la sconfitta di misura patita allo Stirpe. I ciociari di Nesta hanno una ghiotta occasione nel primo tempo non sfruttata da Beghetto: il centrocampista, tutto solo in area, colpisce il palo con una conclusione di esterno sinistro. Il Frosinone alza i ritmi di gioco alla ricerca del vantaggio, ma è bravo Scuffet a salvare la porta ligure. Nella ripresa entrambe le squadre sfiorano la rete con Gyasi e Rohden nel giro di pochi secondi. Al 62′ finalmente il risultato si sblocca: tacco di Ciano a liberare Rohden che dal limite dell’area piazza il pallone all’angolino dove Scuffet può solo tuffarsi. Al Frosinone serve un altro gol per raggiungere la Serie A ed assedia l’area di rigore spezzina. I padroni di casa, supportati da un gruppo di tifosi presente fuori lo stadio, si difendono come meglio possono e al triplice fischio esultano per una promozione attesa da più di un secolo. Festeggiano anche tre ex Salernitana: Matteo Ricci, Luigi Vitale e Antonino Ragusa. Questi ultimi due alla seconda promozione in Serie A consecutiva dopo quella dello scorso anno con la maglia dell’Hellas Verona.
Serie B Playoff: lo Spezia vola in Serie A per la prima volta nella sua storia
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