di Giuseppe Barbato

Sepe 7,5: quando perdi 2-0 e il tuo portiere merita un giudizio altissimo è segno che qualcosa dietro non ha funzionato. È segno anche di una grande prestazione dell’ex di turno che si deve fermare solo davanti a situazioni difficilmente rimediabili. Su tutto il resto fa quel che può e anche di più.

Mantovani 6: ritrova il campo, complici le assenze, e dimostra di sapersela cavare. Va in difficoltà come tutti ma non commette errori clamorosi. Sul passo fatica rispetto agli esterni parmensi e regge al meglio che può.

Fazio 5,5: si vede che non ha la condizione giusta, che fisicamente lavora per tenere la posizione e gestire la situazione. Non sempre ci riesce, già nel primo tempo va in difficoltà sul pressing fisico di Inglese. Nella ripresa crolla insieme ai compagni. Solo nel finale fa vedere le progressioni e le conduzioni che ci si aspetta da lui.

Pirola 4,5: l’esordio in maglia granata è pessimo. Non trova mai la posizione giusta, né quando vuole giocare l’anticipo né quando deve temporeggiare e ripiegare con efficacia. Entrambi i gol sono sulla sua coscienza, il secondo in compartecipazione con Capezzi. La rete di Mihaila rappresenta l’ultimo atto (77′ Gyomber 6. Rientra giusto per tastare il terreno e sfiora il gol con un colpo di testa sporco. Servirà la sua presenza contro la Roma)

Kechrida 5: quando ha gli spazi da attaccare e compagni pronti a servirlo si dimostra efficace, al punto da apparire tra i migliori del primo tempo. Appena non li ha oppure deve contribuire alla fase difensiva vengono fuori tutti i suoi limiti. Tutto nella norma. Nella ripresa non si sforza nemmeno di ripiegare e il Parma trova le praterie.

Coulibaly 6: stoico, guerriero, impulsivo in zona gol. Lassana fa vedere alcune buone cose e la condizione fisica non è delle peggiori. Sicuramente risponde presente. Nelle difficoltà del centrocampo è quello che avrebbe più carte da giocare, sia tecnicamente sia come spunto: purtroppo dovrebbe essere il contrario.

Bohinen 5,5: in ritiro si è vista una squadra basata tutta sul norvegese. Per mezz’ora non è stato mai servito, quasi un boicottaggio. Come se non bastasse questo arriva l’infortunio al ginocchio a toglierlo dalla mischia. Peggio di così non si poteva (30′ Capezzi 5. Fa le sue cose ordinate, senza troppi spunti ma nemmeno topiche. Poi, nel vano tentativo di ripiegare, ha fatto un assist perfetto a Mihaila. La sua partita finisce lì)

Kastanos 6: fisicamente non è al top ma nel primo tempo ne ha abbastanza per mettere a disposizione del gruppo la sua elettricità. Manca qualcosina in fase di rifinitura del lavoro profuso. Esce stanchissimo, ha dato il massimo (60′ Cavion 5. Testa bassa, sempre troppo tempo per ragionare. Segno di un giocatore che non può stare a quel livello).

Sy 5: si ritrova titolare in un contesto dove sarebbe la quarta scelta, forse nemmeno la terza. Ribery tantissime volte lo ha invitato a salire, a supportare la squadra e ad approfittare degli spazi che lasciava il Parma. Non ne aveva, tecnicamente e fisicamente. Non è il suo posto e Nicola se ne rende conto, al punto da schierare al suo posto un giocatore fuori ruolo (46′ Valencia 6: prima quinto a sinistra, poi esterno nel 4-4-2, poi a zonzo per il campo: le posizioni lo mettono in grossa difficoltà, il doppio svantaggio complica ancora di più il tutto. Si è messo in luce per quanto poteva).

Ribery 6,5: finché ne ha avuto, cioè per 50 minuti, ha dato sfoggio a tutto il repertorio: dribbling, passaggi illuminanti, controlli di suola, movimenti a tutto campo e fantasia. Con un briciolo di fortuna poteva creare ancora altre cose. Attorno a lui il deserto, un po’ come l’anno scorso. Esce stanchissimo e cosciente di aver dato quello che poteva (60′ Bonazzoli 5,5. Entra col Parma già in vantaggio e una squadra deficitaria di suo: questo rappresenta un alibi, forse anche lui sperava in un supporto maggiore. In ogni caso si è visto poco).

Botheim 5: avrebbe voluto un esordio migliore, non c’è dubbio. Fa i conti con i difensori italiani e qualche colpo proibito di troppo, prova a difendersi come può e a sgomitare per i compagni. Viene servito pochissimo fronte porta e mai con la giusta qualità. Qualche errorino abbassa il suo giudizio, anche lui si spegne presto.

Nicola 5: in bilico tra la vecchia via, quella della carenza di qualità e degli infortuni, e la nuova, quella impostata in un mese di ritiro austriaco, il Mister finisce per perdersi. Nel secondo tempo prova cambi modulo, cambi di posizione, anche esperimenti piuttosto strani come Capezzi centrale difensivo di sinistra. Non basta contro un Parma superiore in tutti gli aspetti e già pronto a ben figurare in B.

Parma: Chichizola 6; Coulibaly 6,5 (77′ Zagaritis s.v.), Romagnoli 7, Valenti 6, Delprato 5,5; Estevez 6,5, Juric 6 (63′ Sohn 6,5); Mihaila 7, Bernabé 5,5 (77′ Bonny s.v.), Man 6 (58′ Camara 7); Inglese 5,5. Pecchia 7

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