Il tritacarne mediatico che puntualmente si genera dopo una prestazione della propria squadra del cuore ormai è “patrimonio” di ogni club calcistico. Chi più, chi meno, tutte le piazze d’Italia generano un’onda social a ridosso del 90′. Ma a Salerno siamo oltre, siamo avanti. Noi produciamo addirittura nuovi ritrovati della scienza (o meglio della fantascienza) pur di difendere qualcuno o qualcosa (essendo a libro paga probabilmente). Ed è così che nascono le minacce di querela che nei confronti dei tifosi che si “permettono” di far notare ciò che farebbe arrabbiare anche un santo ma soprattutto i dossier. Si, avete sentito bene. A Salerno abbiamo la loggia P4.
Querele e veleni su chi contesta l’incontestabile
Risultato evidente della politica societaria di questi ultimi 5 anni è l’aver spaccato una delle tifoserie più belle d’Italia. Tanto da creare un clima da “guerra civile” nei bar, nelle strade e soprattutto sui social, dove i “detentori della verità assoluta” lanciano strali e minacciano querele nei confronti di quei tifosi, rei magari di essersi “scocciati” di tante manfrine, bugie, accuse varie. Chissà quale giudice potrà dare loro ragione? Forse uno lo si troverà pure, magari in qualche distretto sudamericano dove ancora resistono brandelli di dittature del passato e dove sono abituati a dire sempre e solo si al padrone di turno.
Dossier sui torti arbitrali: saremmo già in A senza l’uomo nero
E cosa dire dei dossier che sono spuntati in rete puntualmente dopo l’ennesima pessima figura sul campo della Salernitana. Commissionate da qualcuno, le roventi pagine d’inchiesta hanno chiarito a tutto il popolo granata che da quando è iniziato il campionato abbiamo il palazzo della Fifa contro, che ad ogni gara c’è un complotto ben preciso e ordito secondo un piano scientifico. In assenza di tali azioni terroristiche, la Salernitana avrebbe vinto tutte le gare disputate fino ad oggi ed avrebbe già due piedi in serie A. Altro che George Lucas e “Guerre stellari”, la fantascienza made in Salerno è oltre!
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