Sabato riprende il campionato della Salernitana per il rush finale della stagione. All’Arechi arriva un Torino relativamente tranquillo. Servirà una grande prestazione degli uomini di Nicola, ex di turno, per iniziare ad inanellare un filotto di vittorie per sperare nella salvezza. Il bilancio dei precedenti casalinghi contro il Torino parla di tre vittorie a testa ed un pareggio. Memorabile il primo confronto tra le due formazioni nel lontano 1948 quando il Grande Torino dominava la Serie A.

La lapide commemorativa del Grande Torino e di Renato Casalbore posizionata all’ingresso dello stadio Vestuti.

La Salernitana gioca la sua prima stagione in Serie A nel 1947-48, guidata in panchina da Gipo Viani, inventore insieme ad Antonio Valese del “Vianema”. I granata giocano senza timore con tutte le altre formazioni del campionato con alterni risultati. Nel momento migliore della stagione il calendario impone l’ostico match contro il Grande Torino. L’arrivo dei pluricampioni d’Italia a Salerno è un evento storico ed attira migliaia di spettatori da tutta la regione. Basti pensare che ben nove elementi della squadra titolare del Torino vestono la maglia azzurra della Nazionale: Bacigalupo, Ballarin, Loik, Rigamonti, Castigliano, Ossola, Gabetto, Ferraris e capitan Valentino Mazzola. Il pubblico di Salerno riserva al Torino una grande accoglienza, ma allo stesso tempo i salernitani desiderano mettere lo sgambetto alla capolista. Il 17 aprile 1948, al Comunale la Salernitana scende in campo con la divisa gialla per dovere di ospitalità, lasciando il granata al Torino. I padroni di casa sono determinati a strappare punti e spendono ogni goccia di sudore. Il sogno si materializza già al 7’ quando Onorato crossa per Merlin che insacca sfruttando una respinta di Bacigalupo. I tifosi granata sono in estasi e stentano a credere al risultato: Salernitana-Torino 1-0. I salernitani sono galvanizzati dal vantaggio e continuano a spingere spendendo inutili energie. Nel frattempo, il pubblico di casa sottolinea con fischi e sfottò ogni retropassaggio del Torino al proprio portiere. All’ennesimo sfottò, Bacigalupo visibilmente infastidito chiama a sé il capitano Valentino Mazzola. I due parlottano e poi richiamano a gran voce i compagni. Mazzola si alza le maniche ed impartisce ordini ai compagni battendo le mani come per dire “adesso basta, facciamo sul serio”. Per la Salernitana è la fine. Il Torino pareggia già al 17’ con Gabetto. All’intervallo, la Salernitana è stremata tanto che Sifredi entra per sbaglio nello spogliatoio ospite. Il secondo tempo è una passeggiata del Torino che ribalta il punteggio con Gabetto, Ossola e Mazzola per il definitivo 1-4. Al triplice fischio l’intero stadio applaude i calciatori di entrambe le squadre. La Salernitana esce sconfitta a testa alta dal confronto con il Grande Torino, ferito nell’orgoglio ma indenne dalla trasferta di Salerno. Un anno dopo, il Torino perisce in un incidente aereo schiantandosi contro la Basilica di Superga. Tra le vittime anche il giornalista salernitano Renato Casalbore, fondatore del quotidiano Tuttosport, alla cui memoria è intitolata la piazza antistante lo stadio Vestuti. Proprio all’ingresso del Vestuti è posizionata una lapide in ricordo del Grande Torino.

Salernitana e Torino tornano ad incrociare le proprie strade soltanto cinquant’anni più tardi in Serie B. Nel 1996-97 gli ospiti non sono più una corazzata, ma si presentano comunque all’Arechi come una delle favorite per la promozione in Serie A. Proprio i “granata del nord” sbloccano il punteggio con Cammarata, ma nella ripresa la Salernitana ribalta tutto con Grimaudo e Artistico conquistando un’importante vittoria per 2-1. Copione simile l’anno seguente quando, però, la corazzata è la Salernitana. I granata di Delio Rossi subiscono il gol dell’ex Ferrante prima di rimontare con Di Vaio e Giacomo Tedesco.  È una delle tante vittorie che valgono la vittoria del campionato cadetto e la conseguente promozione in Serie A. Nel primo campionato del nuovo millennio il Torino torna ad espugnare Salerno grazie ai gol di Maspero e dell’ex Artistico. Questa vittoria piemontese per 2-0 priva la Salernitana del record di punti in Serie B: 72 i campani nel 1997-98, 73 il Torino 2000-01. La Salernitana batte per la terza volta il Torino all’Arechi nel 2003-04 grazie ad un rigore di Bombardini e alla rete di Di Vicino allo scadere. Il primo pareggio tra le due formazioni coincide con l’esordio di Gregucci sulla panchina della Salernitana nel 2004-05. Il tecnico pugliese registra la disastrata difesa granata conquistando un pareggio a reti bianche contro il Torino. I granata piemontesi hanno giocato l’ultima volta a Salerno nel 2009-10 conquistando i tre punti grazie al tris firmato dall’ex Di Michele, Diana e Bianchi.

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