La sfida di domani sera all’Arechi contro la Juventus? Una gara come tutte le altre. Difficile certo, ma nulla di più, nulla di meno di quanto già visto nel primo scorcio di questo torneo di A. La Salernitana targata Colantuno è chiamata ovviamente all’ennesima impresa “impossibile” contro una squadra che seppur in evidente difficoltà tattica rappresenta comunque lo spauracchio nazionale. Battere la Juve non solo significherebbe incassare tre punti di platino, ma rappresenterebbe un evento a dir poco “storico” per la Bersagliera, già capace nel 1998-99 di affondare la truppa bianconera nel fortino casalingo.

Ci sarà uno stadio pieno, sicuramente gli juventini saranno tanti e provenienti da ogni angolo del Sud Italia, anche da quelle realtà che storicamente sono “nemiche” dei bianconeri. Non mancheranno i cori e di certo anche qualche sguardo avvelenato, ma i tifosi granata sono chiamati ad una nuova prova del 9 in termini di maturità.

Come detto però, sugli spalti l’animo della tifoseria salernitana non sarà concentrato unicamente per il verdetto del campo, ma anche e soprattutto per quello che è atteso per il prossimo 5 dicembre, giorno della nuova e si spera ultima deadline voluta dai due trustee che stanno conducendo le trattative per la cessione societaria. E’ lì che la Salernitana deciderà probabilmente il suo futuro. E non saranno solo tre punti, ma un intero campionato. Dita incrociate e testa alla Juve. Chi vivrà…

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