“Ho sorriso dopo i gol perchè sono veramente contento per i ragazzi. Giocando da squadra e lavorando insieme possiamo crescere veramente tanto, l’approccio è stato quello giusto e ho visto coraggio nella ricerca dei calciatori tra le linee e nei cambi di gioco. L’abbiamo indirizzata da subito, forse la gestione degli ultimi 15 minuti del primo tempo è rivedibile perchè ci siamo abbassati e questo non va bene. In un paio di circostanze ci siamo messi in difficoltà da soli, a volte basta poco a riaprire una gara potenzialmente vinta anche quando stai mostrando grande superiorità. Però, allo stesso tempo, ho visto la testa giusta al rientro degli spogliatoi. La Salernitana non può gestire, ma deve giocare attaccando le profondità”. Così Davide Nicola in conferenza stampa al termine della gara vinta con la Sampdoria. Il mister prosegue: “La Sampdoria è una squadra organizzata, forse non molto fisica. E questo ci ha permesso di lavorare in un certo modo. Ho visto ottime chiusure in diagonale, nessuno voleva prendere gol e c’è stato un aumento della comunicazione interna sulle preventive. Si parlano lingue diverse, ma è il cuore che deve guidarci. Nessuno di noi pensa di essere bravo da solo, questo è molto positivo. Abbiamo un progetto tecnico-tattico improntato sulla voglia di essere propositivi, contro tutti e su ogni campo. Non sappiamo se ci riusciremo e riconosciamo la qualità dei nostri avversari, siamo in serie A e non dobbiamo dimenticarcelo. Ma le caratteristiche della squadra sono offensive, trovando il gusto nella fase di non possesso potremo toglierci delle soddisfazioni. Vilhena esterno? Non volevo rischiare Bradaric e ho potuto valutare il suo rendimento sulla fascia, ma è una mezz’ala sinistra ed è un calciatore valido. Si è messo a disposizione, il gol è stato il giusto riconoscimento”. Ancora Nicola sul livello raggiunto dalla Salernitana e su questi ultimi giorni di mercato: “Dopo Parma dissi che non era una squadra competitiva, frase che andava contestualizzata. A me questa squadra piace, come interpreti e come esseri umani. Si sta formando un bel gruppo e dobbiamo crescere anche sotto il profilo delle relazioni fuori dal campo. Vincere 4-0 non fa tendenza, accadesse in altre 5-6 gare sarebbe diverso. Oggi siamo stati bravi ad interpretare l’azione d’attacco con qualità e velocità, trasformando il lavoro in gol e punti. Per il resto…chiedete al direttore sportivo”. Il tecnico chiosa così: “Torneremo in campo tra pochi giochi a cospetto di un avversario tosto, mi sembra una squadra ben organizzata e lo ha dimostrato a Milano a cospetto dei campioni d’Italia. E’ una formazione intraprendente, che ha cambiato modo di giocare, per noi è importantissimo essere coscienti che dobbiamo recuperare subito le energie e vedremo se ci saranno delle considerazioni da fare sugli interpreti”.

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