Di seguito le parole del tecnico dell’Empoli Andreazzoli:

Vittoria meritata e dominio dell’Empoli, ma troppe occasioni sprecate…

“Se avessero fatto gol con Cabral ci sarei rimasto male, ma a me interessa commentare la prestazione e la capacità di produrre gioco. La finalizzazione è figlia della produzione e noi abbiamo creato un numero incredibile di occasioni. Se hai 6-7 chance, prima o poi riesci a chiudere la partita anche con un paio di gol di scarto. Sono soddisfatto, anzi…molto soddisfatto. Il gioco del calcio è un lavoro ma anche un divertimento e stasera mi sono divertito, sentimento condiviso dai miei calciatori”.

Importante anche non prendere gol…

“Metterei in risalto che, al 12′, abbiamo sostituito il secondo difensore. Questo ci ha costretto a sprecare due slot e ad averne uno solo da gestire nel migliore dei modi. Abbiamo deciso di aggiungere calciatori freschi al 70′ con tre cambi, per fortuna nessun altro ha avuto problemi. Comunque confermo che sono soddisfatto della prestazione del reparto arretrato che, al netto di due defezioni e di due innesti obbligati, ha tenuto bene. Ma anche contro l’Inter avevo visto grossa attenzione e passi in avanti”.

Cosa ha detto ai suoi calciatori per motivarli così tanto in così poco tempo?

“Al 95′ della sfida contro l’Inter ho detto che, con la Salernitana, bisognava riprendere da lì. A cospetto di un avversario forte avevo visto piacere di giocare e voglia di restare in partita fino alla fine. Oggi è arrivato anche il risultato e sono doppiamente soddisfatto. Ribadisco un concetto che per me è fondamentale: siamo stati in campo divertendoci e questo per me è un aspetto fondamentale”.

Un giudizio sulla prova di Maleh?

“Parla poco e mi piace anche per questo motivo. Vi dico che avremmo voluto prenderlo dalla Fiorentina già due anni fa. Lo conoscevo, ma lo sto conoscendo meglio e sono pienamente soddisfatto”.

Quanto è stato difficile gestire una gara intera con un solo slot a disposizione?

“E’ chiaro che sono cose che incidono. Durante l’intervallo ho detto ai ragazzi che, salvo fattori imponderabili, avrei inserito forze fresche soltanto al 70′. Io metterei in risalto che oggi abbiamo messo in campo cinque giocatori diversi rispetto alla sfida con l’Inter che era stata già molto buona. Con questo voglio lanciare un messaggio a tutta la squadra: noi dobbiamo formare un gruppo, poi tocca all’interprete farsi trovare pronto quando chiamato in causa. Il filo conduttore deve essere il gioco, se in campo proponi un’idea credo che il risultato possa essere una logica conseguenza. Tutti, in 180 minuti, hanno avuto la loro chance e soffro per quei pochissimi che non ho ancora gettato nella mischia”.

Un giudizio sulla prova di Cancellieri?

“Cosa aggiungere di più a quanto sicuramente scriverete? Avevo un dubbio che riguardava lui, ovvero la collocazione in campo. Per me può giocare anche a sinistra, lui che è abituato ad agire a destra o sottopunta. Mi sono confrontato anche col direttore sportivo e riteniamo di averlo messo a suo agio. Ha fatto una partita enorme, non è un aggettivo esagerato”.

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