Di Vanni Vignes

La testa ci sbatterò, sempre là, sempre tu… cantava Mietta negli anni 90, in quello che poi diventò la colonna sonora della cavalcata granata verso la Serie B. E noi prendiamo spunto da quei versi, per fare una riflessione. La partita di stasera per la Salernitana è una vera e propria chiamata alle armi. La sconfitta interna con l’Empoli ha rimesso in discussione non solo la qualificazione ai play-off, ma un po’ tutta la stagione della truppa di Ventura. Sono ripartiti i processi, le accuse, i giudizi e gli sproloqui di chi è convinto di sapere tutto ma in realtà non sa mai nulla. Bene, a questo punto ci chiediamo cosa sia giusto fare ed interroghiamo noi stessi, con onestà, cercando dentro di noi le motivazioni che ci spingono da sempre, a seguire le sorti della Salernitana. Potremmo accodarci a chi in questo momento fa il galletto, oppure potremmo ripensare a Mietta. Mancano 2 partite, la Salernitana è ancora nonostante tutto in zona play-off e sinceramente non riusciamo a parlare ora, in questa situazione, di moduli e schemi, di gesti tecnici e calciatori, perchè non ha più senso. In questo momento prevale la parte più passionale di chi vi scrive. “Comm’ è bello a essere pisciaiuolo” canta la curva sud Siberiano e questa parte di noi, che è dentro a ogni figlio di Salerno, non può restare in silenzio. La testa ci sbatterò, sempre là, sempre tu ed è il momento ancora una volta di sbatterla questa dannata testa, al fianco della squadra, standole accanto anche se solo virtualmente. E’ il momento di crederci, tutti insieme, di combattere al fianco della squadra perchè anche un post sui social può fare la differenza. I calciatori li vivono i social, vivono la città, e capiscono, vivono, l’aria che gira, l’atmosfera, l’umore della gente. E una città che parte sconfitta ha già perso. Ma noi siamo Salerno, siamo salernitani, abbiamo la tempra di chi sa combattere, di chi sa soffrire, di chi esce in mare aperto nonostante tutto e tutti e non ci possiamo far abbattere dalle chiacchiere e dalle malelingue. Questa squadra ha dei limiti, poteva operare diversamente sul mercato, poteva giocare in un modo o in altro, tutto vero, ma non è il momento. Non adesso, non ora. Ci sarà tempo e modo. Adesso sosteniamola, in qualunque modo. Accompagnamo la squadra come Salerno ha sempre fatto, pronti a gioire o a soffrire a testa alta, come sempre. Perchè mai questa città ha svenduto il proprio amore, la propria dignità, la propria appartenenza, in cambio di un risultato. La testa ci sbatterò, sempre la, sempre tu, cantava Mietta e noi siamo pronti a sbatterla la testa contro chiunque, perchè la nostra è più forte, è più dura. Forza Salernitana, sempre.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui