E’ vero che ha segnato a porta vuota e a cospetto di un avversario non di primissima fascia come il Mozambico, ma il gol realizzato venerdì scorso certifica il magic moment di Boulaye Dia. L’attaccante della Salernitana, a quota dieci in campionato alla sua prima stagione in serie A, ha partecipato alla goleada del Senegal e ha calato il poker al 40′ del primo tempo approfittando di una corta respinta del portiere su Manè: tap-in vincente da distanza ravvicinata ed esultanza condivisa un popolo che si aggrappa ai suoi piedi per centrare la qualificazione alla prossima coppa d’Africa. “E’ un calciatore completo, il fiuto del gol è una delle sue caratteristiche principali e siamo certi abbia enormi margini di miglioramento” ha detto in tempi recenti il commissario tecnico Aliou Cissé, allenatore che lo inserì nell’elenco dei convocati anche in occasione degli ultimi mondiali in Qatar. E Dia seppe ripagarlo alla sua maniera, con prestazioni di spessore assoluto e una rete contro i padroni di casa che gli ha permesso di entrare definitivamente nella storia della Salernitana: mai, infatti, un tesserato granata era riuscito a far gol in una competizione così importante. Furono in migliaia, a Salerno e provincia, a restare incollati alla tv sostenendo a distanza uno dei beniamini della curva, altrettanto è accaduto venerdì scorso e ciò testimonia il legame profondissimo che si è instaurato tra l’atleta e il popolo del cavalluccio.
Naturalmente le grandi prestazioni con la maglia del Senegal (laddove gioca sia prima, sia seconda punta e talvolta anche trequartista) hanno fatto ulteriormente alzare le quotazioni di un giocatore seguito da diverse società. A giugno sarà riscattato dalla Salernitana per una cifra di 12 milioni di euro, con annesso triennale a cifre record importanti. Poi toccherà a lui prendere in tempi rapidi una decisione non certamente semplice: restare a Salerno per essere il fulcro dell’ambizioso progetto targato De Sanctis-Sousa o cedere alle sirene di top club di caratura internazionale che gli consentirebbero di giocare la Champions o l’Europa League? In attesa che si ponga il problema, Dia continua a segnare gol a grappoli e a trascinare le squadre che rappresenta. Una soddisfazione enorme per Morgan De Sanctis che, lo scorso agosto, condusse con maestria una trattativa complicatissima sbaragliando la concorrenza.