Salernitana-Gyomber, il matrimonio prosegue? Secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, al momento non è stato ancora fissato un incontro tra le parti utile a mettere nero su bianco e a riprendere ufficialmente il discorso intavolato a fine maggio, quando l’ex direttore sportivo Walter Sabatini era pronto a blindarlo con un accordo pluriennale e annesso adeguamento dell’ingaggio. L’arrivo di De Sanctis, e soprattutto la necessità di costruire la rosa e di liberarsi dei tanti esuberi, non hanno permesso di approfondire la questione sebbene il ds, nella sua ultima conferenza stampa, abbia lanciato precisi segnali d’apertura: “Noi siamo sempre riconoscenti nei confronti di quei calciatori che, in campo, sudano la maglia e ci mettono cuore. Norbert è uno di questi e deve continuare a lavorare, il presidente poi sa quello che dovrà fare”. E’ chiaro che il progetto attuale punta sulla valorizzazione dei giovani, da qui l’arrivo a titolo definitivo di gente come Lovato, Daniliuc e lo stesso Bronn che potranno dare grosse garanzie alla Salernitana per il presente e per il futuro. Ma Gyomber, al netto di critiche del tutto gratuite e ingenerose, ha ampiamente dimostrato di poter essere titolare in serie A e di essere un professionista esemplare e un ottimo calciatore. Perchè, in barba ad un calcio moderno in cui i ruoli spesso si confondono, un centrale di difesa va valutato per i palloni recuperati, per i salvataggi in area di rigore, per l’efficacia nell’uno contro uno e non per la tecnica o per la capacità di impostare l’azione dal basso. Ad ogni modo la società sta pensando ad un contratto biennale, ma prima ci sarà un confronto franco e sincero tra le parti. La proprietà vuole riconfermarlo e venire incontro anche ad eventuali richieste economiche superiori a quanto percepito attualmente, a patto che Gyomber sia consapevole di non essere un titolare inamovibile e che la concorrenza sarà spietata anche nel pacchetto arretrato. Le possibilità che l’operazione vada a buon fine sono buone, tutte le parti in causa viaggiano nella stessa direzione. Ma la recente vicenda Djuric impone cautela prima di ipotizzare la fumata bianca.

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