Oggi Paulo Sousa è stato ospite del Liceo Scientifico ‘Francesco Severi’, a Salerno, in un incontro molto partecipato. Il mister, entrato nell’aula magna nell’entusiasmo di studenti e insegnanti, ha dialogato con Don Roberto, cappellano della Salernitana. Tema della lezione l’importanza dello sport nell’educazione giovanile. Lo ha fatto con un racconto a tutto campo, partendo dalla sua adolescenza e dal rapporto con gli insegnanti, suoi maestri di vita. Per Sousa l’educazione deve essere a tutto campo, indirizzante al coraggio e alla fruizione di stimoli.

Ha ricordato anche un episodio risalente agli inizi della sua carriera, quando un giovane Paulo Sousa era cercato dalle grandi di Portogallo ed era finito al Benfica perché il padre aveva dato la sua parola a quel club. E non ha cambiato idea, pur davanti ad allettanti offerte economiche di Porto e Sporting. Stando sempre sul calcio ha ribadito la necessità dell’empatia, della dedizione costante al lavoro nonché di un atteggiamento responsabile a tutti i livelli: solo così si raggiunge l’unità necessaria per vincere. Ultimo pensiero ai tifosi, a cominciare dagli studenti che l’hanno accolto come un eroe, con citazione al Siberiano: “Il futuro sono i tifosi. È la nostra vita e la Salernitana è la nostra vita”.

Fonte foto: ussalernitana.it

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