Una Salernitana inguardabile, soprattutto nel secondo tempo, non va oltre uno scialbo 2-2 contro il modestissimo Cagliari e riesce a riacciuffarla soltanto nel finale al termine di una gara pessima, da zero tiri in porta in 85 minuti. Troppo brutta per essere vera, questa rosa allestita da una società che, dopo aver individuato tanti colpevoli, oggi dovrebbe semplicemente garantire investimenti concreti a gennaio. Perchè i numeri, ad ora, bocciano totalmente Iervolino e De Sanctis.

La cronaca. Ranieri cambia modulo e passa alla difesa a quattro, con Goldaniga accanto al rientrante Dossena e Nandez arretrato sulla destra, opposto ad Augello. In mediana Deiola con Makoumbou e Prati, mentre in avanti si rivede Mancosu con Oristanio e Luvumbo. Inzaghi per la sua prima conferma il modulo della vigilia, un 4-3-2-1 camaleontico pronto a mutare in corso di gara: in porta va Costil, anche lui al debutto stagionale, protetto da Gyomber e Fazio, che ritorna dal primo minuto due due mesi. Sulle fasce Bradaric e Mazzocchi, in mediana si rivede Coulibaly dopo l’infortunio con Maggiore e Kastanos, in avanti Dia con Cabral e Candreva.

La Salernitana parte aggressiva e prova a chiudere subito il Cagliari nella propria metà campo: il primo quarto d’ora è interamente di marca granata, con la squadra di Inzaghi che spinge soprattutto sull’out di destra dove Mazzocchi e Candreva si cercano e si trovano costantemente. La prima occasione vera della gara però è dei sardi con Luvumbo che testa l’attenzione di Costil che respinge in modalità portiere da Hockey. Il ritmo cala e il Cagliari viene fuori, bravo ad affidarsi alle ripartenze di Luvumbo che poco prima della mezzora fugge via e infila Costil, ma la sua posizione iniziale era viziata da un offside. Inzaghi inverte gli esterni d’attacco e subito Cabral si fa notare in un lancio millimetrico per Dia che stoppa, brucia un avversario ma non trova lo specchio della porta. Un minuto dopo però Costil mette in mostro le sue doti atletiche volando sulla conclusione dal limite di Prati, e concedendo un angolo agli avversari. 

Nella ripresa il Cagliari cambia subito qualcosa, Inzaghi invece solo dopo dieci minuti inserendo Martegani e Stewart per uno spento Cabral. Fino ad un quarto d’ora dal termine non succede praticamente nulla, mentre dal 78esimo minuto va in scena un’altra gara: palla sanguinosa persa da Martegani, recuperata da Viola che serve Jankto, difesa scoperta e palla per Luvumbo che infila Costil a tu per tu con il portiere francese. Inzaghi lancia Ikwuemesi per Fazio passando al 3-3-4 e trova il pari con Dia al minuto 86′, bravo a riceve palla da Tchaouna e girare in porta trafiggendo Scuffet. La Salernitana è mal messa in campo e non riesce a sistemarsi in tempo, cosi il Cagliari ne approfitta dopo appena un minuto, quando Shomorudov vede e serve l’inserimento di Viola in area che di testa, tutto solo, riporta nuovamente in vantaggio i sardi. Chiffi concede cinque minuti di recupero che poi diventeranno undici: succede praticamente di tutto in questo recupero, a partire dal pari della Salernitana per una manata al pallone di Viola su Legowski, lamentata dal polacco e confermata dal Var e dal direttore di gara. Dia gelido dal dischetto fa 2 a 2. Il recupero si raddoppia e la Salernitana prima sfiora il vantaggio con Ikwuemesi, che non trova la porta e poi rischia il KO con Jankto, ma Costil è attento. C’è tempo anche per una conclusione di Martegani sballata. Fischio finale al minuto 101′, tra i fischi del pubblico che voleva evidentemente e giustamente i tre punti. 

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