Ochoa 5,5: non precisa la respinta sul tiro di Pellegrini dal quale nasce il 2-2, la Salernitana soffre un po’ sulle palle inattive anche per la sua scelta strategica di uscire poco e giocare di posizione. Nel finale trasmette sicurezza

Daniliuc 6,5: prova molto incoraggiante del difensore granata che, di fisico, riesce a contenere discretamente anche Abraham nella ripresa. Al posto giusto in quasi tutte le azioni offensive della Roma

Gyomber 6,5: subisce fallo, ma il pessimo Colombo lo ammonisce e gli nega la passerella finale con l’Udinese che avrebbe meritato più di tutti. Fin quando è in campo non sbaglia niente

Pirola 6,5: alla sua stagione ha dato un 7-, il voto che di fatto meriterebbe anche stasera. Non sbaglia quasi nulla, quando gioca d’anticipo è impeccabile e nel finale di primo tempo si immola di petto per intercettare un pallone insidiosissimo calciato da Belotti.

Bradaric 6,5: il motorino granata continua a crescere partita dopo partita, contro qualsiasi avversario e in qualunque stadio. Capisce quando attaccare e quando restare basso a presidio della zona di competenza. Impressionante continuità in questo 2023

Kastanos 7: nel primo tempo giganteggia, El Shaarawy lo punta diverse volte e viene sempre, costantemente fermato. Ci prova dalla distanza, Rui Patricio c’è. L’anno scorso all’Olimpico sbagliò il gol dello 0-2, oggi esce tra gli applausi del pubblico e i complimenti dei compagni

Coulibaly 8: fa piacere che anche giocatori della vecchia gestione stiano facendo grandi cose quest’anno, chi ha sposato il progetto Salerno con trust, trustee e pericoli vari merita sempre di essere elogiato. Un gigante, contro tutti. E l’assist per Candreva è da campione. Quanto vale oggi?

Bohinen 7: verrebbe da dire “finalmente!”. L’anno scorso fu artefice di una prova sontuosa, si è ripetuto quest’anno rendendo a livelli mai visti in questa stagione. Mai un pallone buttato, sempre a testa alta, fin quando regge prezioso anche in fase difensiva

Candreva 8: il gol che segna è da fenomeno, così come tutto il girone di ritorno. Da quando un allenatore vero gli ha chiesto di determinare in fase offensiva e non di difendere sulla fascia a 36 anni. Una rete da fuoriclasse, così come il lancio per Piatek in occasione dell’1-2. Decisivo e sempre a bersaglio contro le grandi

Dia 7: altra prova sontuosa che fa alzare il prezzo del cartellino, sale a quota 16 reti e staziona sul terzo gradino del podio superando calciatori solo sulla carta superiori. Il colpo di tacco sotto la curva dei salernitani sarà cartolina da custodire a lungo

Piatek 6: sbaglia un passaggio semplice a metà primo tempo e la Roma quasi pareggia, si sbatte contro Smalling ma il cliente è scomodissimo. Cresce nella ripresa e partecipa attivamente all’azione del secondo vantaggio

Mazzocchi 5,5: sprazzi di “vero” Mazzocchi in avvio, soprattutto quando lascia Pellegrini sul posto e conquista un corner. Dovrebbe dare una mano maggiore in fase difensiva, ma soffre e la Roma attacca quasi esclusivamente dalle sue parti. E da una sua chiusura tardiva nasce il calcio d’angolo del 2-2.

Vilhena 6: entra in un momento difficile della partita e dà un grosso contributo anche in fase difensiva. Bravo

Lovato 5,5: solito, timido approccio di un giocatore che continua a non trasmettere sicurezza

Paulo Sousa 7: avessimo continuato con Nicola, si rischiava davvero di retrocedere. Il paragone tra i due è quasi irriverente. Un maestro che ha plasmato in tempi record la squadra a sua immagine e somiglianza e che ferma un’altra grande giocando, per un’ora, un gran calcio.

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