Una rivoluzione è sempre preceduta da un momento di rottura. Definitiva, insanabile. Il punto di non ritorno della torcida granata si raggiungerà con la prossima gara casalinga della Salernitana, impegnata sabato pomeriggio alle ore 18 allo stadio Arechi. Gli ultras da giorni stanno esortando il popolo granata a prendere d’assalto la curva sud per un “sold out” dal doppio significato: sostegno incondizionato alla squadra e dissenso totale rispetto alla gestione societaria. Almeno fino a quando non ci sarà un’inversione di tendenza, in termini di chiarezza e di programmazione.
Contro il Cosenza andrà in scena il “no-Lotito-day”
Meglio essere chiari fin da subito. Non è nostro mestiere dichiarare guerra a questo o a quel dirigente, a questa o a quella società. Come ripeteva spesso Totò “a prescindere”. Qui si tratta semplicemente di prendere atto della realtà dei fatti. Già, i fatti. Almeno quelli sono incontrovertibili e senza doppie interpretazioni (come le parole, a volte). I fatti dicono che questa società ha condotto la Salernitana dalla LegaPro2 fino alla B (ricordando a noi stessi che nella stagione 2011-12 la Salernitana, quella autentica, non ha disputato alcun campionato). Ed a questo risultato il popolo granata ha reso doveroso omaggio, riconoscendo la qualità e la valenza della gestione fino a quel punto della storia. Ma a partire dal 2015 in poi, la musica è cambiata. Da quel momento in poi, si sono succedute tante brutte parentesi in un discorso eternamente incompiuto, tra offese alla storia, mancanza di chiarezza e programmazione insufficiente. Ecco perchè sabato andrà in scena quello che potrebbe tranquillamente definirsi un “no-Lotito-day”.
Questa sera la riunione degli ultras per decidere gli striscioni da esporre
Si terrà questa sera la riunione dei gruppi ultras e dei club organizzati, finalizzata a decidere il tono della contestazione ed i messaggi che saranno “impressi” negli striscioni da esporre in curva Sud. Tutti si attendono una posizione finale degli ultras sulla questione multiproprietà. Del resto i sogni non hanno prezzo o categoria. Almeno quelli liberi.