Al netto delle discutibili decisioni arbitrali che penalizzano – guardano con occhio scevro da partigianerie di varia natura – un po’ tutte le squadre e non solo quella del proprio colore, la Salernitana targata Ventura sconta e sconterà nel girone di ritorno qualche “peccato originale”. La sua rosa corta sarà il principale cruccio di Gian Piero Ventura. Il tecnico lo ha detto in varie occasioni, velatamente ma anche con estrema schiettezza (“questi siamo e con questi dobbiamo andare avanti”, furono le sue parole al termine del calciomercato di riparazione a fine gennaio) che la squadra fino ad ora ha reso oltre le aspettative, buttando il cuore oltre l’ostacolo. Ma non sempre la ciambella viene col buco.
Centrocampo in emergenza totale
Contro il Livorno dell’ex Roberto Breda, che verrà a Salerno con il coltello tra i denti pur di strappare un punto, la previsione è quella di una gara difficile, con pochi spazi a disposizione. E la Salernitana senza le fasce laterali (leggasi Lombardi out per settimane e forse Cicerelli, con quest’ultimo che comunque non è in forma smagliante anche se dovesse farcela) e senza il “cervello” di Akpa Akpro, faticherà tanto. Lo si è visto anche con il Trapani in casa, una vittoria strappata con i denti contro un avversario che per 40 minuti nella ripresa ha messo sotto i granata, sfiorando il pari in più di una occasione.
3-5-2 con Aya, Lopez, Di Tacchio e Jallow in campo
La sensazione è che Ventura alla ripresa degli allenamenti (questa mattina al centro sportivo Mary Rosy) voglia ancora insistere con il suo modulo di riferimento per questa stagione. Il 3-5-2 al 99% verrà riproposto anche contro il Livorno, ma con diverse novità dettate dall’elemergenza. La difesa a tre vedrà Aya, Migliorini e Jaroszynski schierati, con Lopez a sinistra e Cicerelli (o Kiyine) a destra sulle due corsie laterali. Sulla mediana ritornerà Di Tacchio ad affiancare Dzcizek e Maistro. In avanti il duo composto da Djuric e Jallow (se batterà la concorrenza di un ancora poco maturo Gondo).