di Giovanni di Domenico e Giuseppe Barbato
“Se non perdi una persona non sai mai quanto ti manca e quanto ti mancherà”, con questa frase Danilo Iervolino sintetizza strappo e ricucitura nel giro di 72 ore con Davide Nicola. Il presidente in una conferenza stampa lunga un’ora prima spiega le sue ragioni e poi risponde alle domande della stampa. Su questo si è soffermato a lungo, ribadendo come “i social sono alimentati da disturbo. La vostra voce (si riferiva ai giornalisti n.d.a.) è importante. Volevo privilegiare la vostra voce qualificata per far passare ciò che pensiamo”.
Nel suo discorso iniziale spiega le ragioni dell’esonero, dicendo che doveva intervenire “davanti a un’imbarcata fuori dal comune, anche se nella storia l’hanno presa anche squadre come la Roma di Mourinho e il Barcellona”, nonché quanto fatto nelle ore successive. Secondo il presidente “gli allenatori sono come pini marittimi: si sono offerti un centinaio di allenatori e con De Sanctis avevamo iniziato dei colloqui su un profilo ben preciso, allo scopo di fare una scelta sedimentata e duratura”. Il reintegro è partito da un colloquio tra lui e Nicola, con De Sanctis che “ha fatto da tramite e ha anche speso mille parole positive”. Il mister ha chiesto il reintegro “spendendo parole di grande affetto per me, la squadra e la città”.
Dopodiché spazio alle domande dei giornalisti presenti. Numerosi i temi sollevati nonché le frasi importanti del presidente. Su ciò che si aspetta d’ora in poi: “mi aspetto tre cambiamenti: il gioco, i risultati e i risultati in relazione alle avversarie per la salvezza. Sugli obiettivi: “ci sono due livelli di obiettivi: il livello minimo è la permanenza, il secondo è un miglioramento dei gioco e la valorizzazione dei giovani”. Su Nicola: “mi aspetto tanto da lui. Mi ha chiesto un atto di fede e di riconoscenza. Ha riacquistato la fiducia mostrando un impegno ancora maggiore”. Su se stesso: “il mio pensiero è limpido, non ho secondi fini. Ovviamente posso sbagliare. Se avessi fatto le cose con moderazione oggi la Salernitana non sarebbe in Serie A”.
Su De Sanctis: “Sono certo che entrerà nel cuore dei tifosi come Sabatini. Lo devo difendere di più: ce la mette tutta, sta facendo il suo meglio. Salerno ha uno spauracchio nel D.S., da esaltare o criticare. La squadra la fa il presidente che sceglie e paga. La squadra è stata costruita sul modulo di Nicola per Nicola”. Sul mercato: “pensiamo che questa è una squadra forte. O viene qualcuno già pronto a darci una mano o è meglio che non viene nessuno. Se dobbiamo prendere qualcuno dev’essere pronto a scendere in campo, com’è stato con Nicolussi Caviglia”.
Sui giocatori: “sono i primi responsabili, è evidente, e da loro ci si aspetta molto di più”. Sulla partita di Bergamo: “un’imbarcata del genere mai più. Ci siamo dimenticati di giocare duro, corpo a corpo”. Sul derby: “Salernitana-Napoli è la partita del cuore. La squadra che macina il gioco più bello d’Italia e d’Europa e una Salernitana che ha voglia di rifarsi e dimostrare di non essere seconda a nessuno”.
Nelle prossime ore sui canali social della Salernitana verrà pubblicato il video integrale della conferenza stampa online.