Di Vincenzo Senatore
Della partita diremo poco o nulla. Al di là delle ridotte qualità tecniche dei protagonisti è evidente come la testa di molti sia altrove. Normale quando si vive di incertezza. Sulla questione societaria, invece, c’è da dire molto. Qualcuno, tra Federcalcio, Lotito, trustee dovrà spiegare a tutti gli appassionati di calcio italiani, e non solo ai tifosi della Salernitana, cosa diavolo sta succedendo. La favoletta della mancanza di proposte sembra superata dal comunicato della Toro Capital. Affidabile o meno, è comunque una società che ha manifestato chiaramente, e fideiussioni alla mano, la volontà di acquistare il club granata. Quindi gli ostacoli quali sono? A che gioco stanno giocando i protagonisti? Lo striscione dei tifosi dell’Inter e l’iniziativa annunciata dai veneziani fanno capire che la gente è stufa di affaristi, faccendieri, imprenditori che pensano solo a lucrare e se ne fregano della storia e della passione. I prossimi giorni saranno decisivi per capire cosa accadrà, la Federazione è chiamata a prendere decisioni credibili (anche se negli ultimi anni di credibilità se n’è vista pochissima) mentre i trustee hanno a questo punto l’obbligo di chiarire l’intera vicenda nei dettagli e spiegare perché tutto è bloccato per mere questioni burocratiche. Un capitolo a parte per la cosiddetta politica salernitana. Vedere gente che sfrutta addirittura questa situazione grottesca per la propria personale visibilità è ridicolo e penoso. La politica, da queste parti, è inesistente da anni e nella migliore delle ipotesi è popolata da scartine e soggetti sottratti alle scene dei teatrini di paese. Comunque vada a finire questa storia il danno, a Salerno e ai suoi tifosi, è stato fatto. Ed è qualcosa di cui tutti i protagonisti, dal proprietario della Lazio al presidente della Figc, passando per i gestori dei trust, dovrebbero profondamente vergognarsi. Se solo avessero un briciolo di dignità.