di Giovanni Di Domenico
A volte ritornano. E’ il caso di Alessandro Nuccilli, imprenditore romano già accostato all’ambiente granata per aver recitato il ruolo di intermediario in una presunta trattativa con un fondo australiano lo scorso maggio, a poche settimane di distanza dalla promozione in Serie A della Salernitana. Il suo è un volto già noto nel calcio italiano. In passato infatti è stato vicino a diverse realtà: Parma, Monza, Pavia, Arezzo, Cuneo, Varese, Siena e Foligno, senza dimenticare i tentativi successivamente naufragati con Akragas, Matera, Lucchese e Marsala, ultimo in ordine cronologico. Nelle ultime ore Nuccilli è tornato alla ribalta per alcune dichiarazioni rilasciate al portale gianlucadimarzio.com, dove ha reso pubblica la volontà di acquistare la Salernitana, accompagnato da due grandi investitori, ossia la Benson and Hedges (un’industria di tabacco, ndr) e la Skandia (una banca svedese, ndr):
“Una ventina di giorni fa sembrava andare tutto bene, c’era un’offerta sul piatto da 40 milioni e anche la garanzia andava bene. Il problema è che il pagamento sarebbe stato fatto Europa Bank, che però non è riconosciuta dalla Banca d’Italia e non sono stati così accettati i trust” – ha spiegato Nuccilli – “Io voglio la Salernitana, ho in mente un progetto serio, ma per realizzarlo devo essere io il proprietario del club. La mia offerta c’è e va dai 30 ai 35 milioni. Loro devono cedere e la situazione attuale è complicata. Se diventassi adesso presidente dovrei investire almeno 30 milioni poi sul mercato di gennaio per salvare la squadra. Sono pronto a garantire subito il 5%, ma solo se si firma un accordo preliminare. Stiamo trovando il sistema tramite Allianz Bank di riformulare l’offerta. Con me ci sono anche due grandi investitori: la Benson and Hedges”.
“Amo il calcio da sempre e voglio salvare la Salernitana, però devono ascoltarmi e accettare la mia offerta” – ha concluso Nuccilli – “Sono anche disposto a firmare un documento in cui si dica che devo vendere il club se non faccio una delle cose promesse o se non opero bene. Per dimostrare la mia serietà sono pronto anche ad avere un incontro con i Trustee e i presidenti della Lega”.