di Giovanni Di Domenico

Al Bari non è bastato il calore del San Nicola per salire sul treno della Serie A. I galletti, forti del risultato dell’andata, hanno sofferto l’aggressività e la compattezza del Cagliari, entrato sin da subito in partita in virtù della situazione di svantaggio. I padroni di casa, tenuti a galla da un Caprile in stato di grazia, hanno cercato di difendere il pareggio fino all’ultimo, non facendo i conti, però, con l’ingresso di Pavoletti: l’attaccante, subentrato all’87’, ha regalato la gioia più grande agli ospiti segnando il gol vittoria, anticipando Zuzek e insaccando alle spalle di Caprile. Una rete fondamentale, arrivata a pochi minuti dalla fine, che ha riconsegnato al Cagliari la massima serie dopo un anno di purgatorio. Il Bari, dal suo canto, non è riuscito a sfruttare le poche occasioni create, su tutte il palo di Folorunsho e l’ultima azione, sempre dai piedi del numero 90, che non ha approfittato dell’ingenuità del portiere ospite Radunovic (ex Salernitana).

Nonostante il risultato nefasto, il San Nicola ha applaudito i propri beniamini anche a fine partita. 58206 spettatori, record di presenze per l’impianto barese (circa 1000 ospiti). Da segnalare la presenza di un folto gruppo di tifosi provenienti sia da Salerno che da Reggio Calabria. Tra questi anche alcuni esponenti del club Monaco di Baviera, che hanno assistito alla partita nel settore distinti. Un gemellaggio destinato a rinnovarsi anche il prossimo anno, il Bari proverà di nuovo a centrare una promozione che manca da ben 14 anni. Sperando di risolvere, nel frattempo, la grana multiproprietà.

Striscioni granata presenti al San Nicola
La coppa
La formazione del Bari
La formazione del Cagliari
La quaterna arbitrale
Azioni di gioco

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