Di Vanni Vignes
Brutta, bruttissima sconfitta dei granata ieri sera ad Ascoli, contro una squadra, con tutto il rispetto, davvero “scarsa” ed il colpevole numero uno, per noi, si chiama Gianpiero Ventura. Facciamo un paio di premesse. La prima è che noi non siamo nè pro, nè contro nessuno… noi siamo TIFOSI MANIACALI DELLA SALERNITANA, punto e basta. La seconda, necessaria visto il clima che si respira a Salerno, è che quanto viene scritto in queste pagine è frutto esclusivamente del nostro modo di intendere il calcio, delle nostre convinzioni, delle nostre idee. Nessun editore, nessun direttore (di giornale o sportivo) ci ha mai detto e mai gli sarà concesso di farlo, che cosa scrivere oppure no. Il giorno in cui dovesse accadere il sottoscritto, abbandonerà questa pagina ed il giornalismo in genere, come del resto già fatto venti anni fa. La partita. Una serie di scelte scellerate e di errori prima e dopo la gara da parte del tecnico granata. Ventura ha il merito, come abbiamo sempre scritto, di avere dato un’anima, un’identità, a tratti un idea di gioco a questo gruppo e questo deve essergli riconosciuto. Se la Salernitana ad oggi è in piena lotta play off, il merito è il suo. Ieri però, le ha cannate tutte. Il primo imperdonabile e decisivo errore, il più grave di tutti, è la posizione di Kyine. Il marocchino è l’ esterno più forte della serie B ma l’incomprensibile decisione di schierarlo dietro le punte lo ha praticamente cancellato dal gioco per tutto il primo tempo. Non ha nè i tempi di gioco, nè i movimenti, nè le distanze per poter rendere in quel ruolo. Non è che se uno è forte tecnicamente può fare il trequartista altrimenti ci giocherebbe anche Neuer, portiere del Bayern Monaco, che con i piedi è un fuoriclasse. La Salernitana per 45 minuti ha giocato in dieci, senza riuscire a fare 3 passaggi in verticale figuriamoci un tiro in porta. Giro palla dietro e palla lunga, perchè mancavano i riferimenti, gli appoggi, le certezze in fase di costruzione. Il fatto che nella ripresa, tornato a calpestare la linea laterale, Kiyine dopo 20 minuti fosse già il migliore in campo per distacco, la dice lunga su quanto sia stato un suicidio quella scelta scellerata. Poi c’è Billong, di nuovo in campo. Il silenzio, verso l’ennesima pessima e dannosa prestazione dell’ex Benevento, una sciagura tecnica e tattica, crediamo valga più di mille parole. L’augurio è di non vederlo più in campo da titolare. E poi c’è Giannetti, che ha di nuovo fallito l’opportunità concessagli chiarendo definitivamente perchè gioca poco, preferito al miglior Gondo mai visto a Salerno nell’ultima uscita contro la Juve Stabia. Ed anche questa scelta, con tutta la buona volontà, non la capiremo mai. Per la prima volta dalla ripresa post lockdown la Salernitana ha riposato una settimana fra una partita e l’altra e Gondo, così come Migliorini, non è in grado di giocare due partite consecutive? A venti e qualcosina anni? C’è qualcosa che non torna. Preparazione della partita completamente sbagliata quindi, è il nostro parere, sia chiaro. Ma dopo, in conferenza, Ventura ha fatto peggio. Un tecnico della sua età, dopo un anno di lavoro ancora deve capire se questa squadra ha le potenzialità per centrare i play off e che ruolo eventualmente può ritagliarsi? Stiamo scherzando? E davvero si può giustificare la scelta di Billong “perchè Migliorini non può giocare 2 partite in 3 giorni”?. Quale sarà il morale di Billong, dopo avere giocato in quella maniera pessima ed ascoltato queste “gratificanti” parole del suo allenatore? E soprattutto a cosa serve un allenatore del suo blasone, se poi i calciatori li sceglie il preparatore atletico? E poi ancora, quale valenza calcistica ha la dichiarazione “il modulo non conta, dipende dall’atteggiamento e dall’interpretazione dei calciatori”?. Quindi il suo stipendio è inutile e regalato? La verità è che Ventura è un abile comunicatore, abituato a platee importanti a pressioni e questioni ben superiori rispetto alle domande prive di contenuto e di fondamenta tecniche che gli vengono puntualmente rivolte. Noi però non ci stiamo. Le interviste a base di supercazzole non ci piacciono, non le accettiamo e non le consentiamo. Ventura abbia il coraggio di assumersi la responsabilità delle proprie scelte e dei propri errori. Senza scaricare sui calciatori le colpe oppure lo faccia, ma chiaramente, senza allusioni, mettendoci la faccia. La squadra è viva, lo ha dimostrato anche ieri nel secondo tempo, se messa in condizione di fare bene. Ventura non distrugga quanto di buono ha costruito fino ad oggi. Forza Salernitana, sempre.