La parola rispetto. Questa sconosciuta. Ho sempre a portata di mano un vocabolario della lingua italiana, una coperta di Linus che mi accompagna in tutti i miei dubbi, le incertezze, le curiosità. Ecco, alla voce rispetto, più o meno, ogni dizionario si esprime con “sentimento di deferenza e stima, che induce a riconoscere i diritti, il ruolo, la dignità di persone o cose e fa astenere dal recare loro offesa”. Parole chiare, concetti semplici, verbo condiviso.
Eppure il rispetto, non solo a Salerno, occorre conquistarlo e riconquistarlo sempre da un lato, mentre manca, manca profondamente dalla parte opposta della trincea. E’ il caso dell’universo Salernitana e di tutto ciò che circonda il magico mondo dei granata. Di queste ore è la notizia delle avances di Aurelio De Laurentis, patron del Napoli, al tecnico Paulo Sousa, quest’anno sulla panca dei granata.
Fin qui nulla quaestio. Il calcio è pieno di ammiccamenti, abbordaggi, contatti più o meno clandestini, colpi di scena e – guarda caso – mancanze di rispetto. Ma stavolta a Salerno si sta esagerando. Specialmente in questa fase di calcio estivo, la linea editoriale di Salernitanalive – al netto di quelle che sono le legittime aspettative del popolo granata – è molto chiara e riguarda non solo il caso di Paulo Sousa. Abbiamo scelto di trattare solo notizie con un fondamento forte, evitando tutto il chiacchiericcio sui nomi del calciomercato, ma soprattutto evitando un altro aspetto: la mancanza di rispetto verso i nostri lettori. Ciò non significa che sul nostro quotidiano online, i lettori non troveranno notizie riguardanti le trattative in ingresso e in uscita, ma ciò che leggeranno sarà documentato e basato su notizie e approfondimenti continui. Questo è il modus operandi di chi collabora e lavora per Salernitanalive.
Fino a quando le chiacchiere avranno la meglio sui fatti, questa maltrattata professione giornalistica non riuscirà a godere di buona salute. Precisando che ognuno è libero di scrivere quello che ritiene giusto (e tanti sono il colleghi salernitani che svolgono questo lavoro con dedizione, fatica e onestà intellettuale, di cui mi onoro essere collega), questa testata non inseguirà nessuna ondata emotiva che viene dalla piazza giusto per cavalcare un livore collettivo contro questo o quel personaggio.
Se Sousa lascerà la Salernitana, lo vedremo con i fatti. Se Sousa resterà a Salerno, faremo altrettanto. Non ci appassiona nessun altro modo di fare informazione e soprattutto ci sforziamo ad avere rispetto anche della memoria e del passato della Bersagliera, quando davanti a fatti e circostanze acclarate – vedi la recente indagine di polizia giudiziaria che sta interessando la dirigenza della Lazio e che coinvolge indirettamente anche la Salernitana – c’è chi ha alzato la voce a difesa della storia, della dignità di questa squadra e di questa tifoseria e chi si è girato dall’altra parte. Ma anche qui, la storia – come il tempo – sa aspettare.