Riceviamo dal gruppo consiliare Oltre la seguente nota stampa relativa al caso Grassadonia ed al polverone mediatico scatenatosi nelle ultime 24 ore.
“Oggi 10 maggio 2021, la città di Salerno potrebbe scrivere una delle pagine più belle della sua storia sportiva, grazie alla Salernitana allenata da Fabrizio Castori che nella gara odierna a Pescara si gioca l’accesso diretto al campionato di serie A. In un momento di forte tensione emotiva e di sano pathos per le sorti della maglia granata, siamo costretti a registrare un vero e proprio tsunami mediatico contro la nostra comunità e la tifoseria salernitana, additate dai media nazionali come culla di odio e violenza.
Tutto nasce dall’episodio intimidatorio in cui è rimasta vittima la figlia del tecnico del Pescara Calcio Gianluca Grassadonia. La ragazza – secondo quanto è stato possibile ricostruire in queste ore concitate – sarebbe stata avvicinata da alcuni adolescenti (sembra che si tratti di conoscenti della giovane) che le avrebbero rivolto delle affermazioni intimidatorie (non è dato sapere se in tono di semplice sfottò o di minaccia) riguardanti il padre, impegnato oggi come allenatore della squadra avversaria della Salernitana. Il tutto – secondo sempre la ricostruzione effettuata – sarebbe prima finito in un post sui social, scritto dalla moglie del tecnico salernitano, e poi, al mattino seguente, anche in una denuncia presentata in una caserma dei carabinieri della nostra città.
Il Gruppo Consiliare “Oltre” – composto dai consiglieri comunali Antonio D’Alessio, Leonardo Gallo, Corrado Naddeo, Nico Mazzeo, Donato Pessolano e Giuseppe Ventura – nel giudicare come inaccettabili e vergognose le frasi rivolte alla figlia di Gianluca Grassadonia e nel chiedere che le autorità competenti facciano piena luce sull’accaduto per punire in modo esemplare gli autori di questa aggressione esclusivamente verbale, invocano al tempo stesso la difesa dell’immagine della nostra città.
“Siamo stati colpiti diritto al cuore a seguito di questa vicenda – sottolineano i consiglieri di Oltre – e quanto accaduto alla figlia del tecnico del Pescara va condannato in modo fermo e senza alcuna attenuante. Ma non ci siamo al gioco al massacro cui è stata sottoposta nelle ultime 24 ore la città di Salerno e la sua splendida tifoseria, che nulla hanno a che fare con gli autori dell’aggressione. La comunità salernitana è stata oltraggiata dai media nazionali che hanno voluto riportare la classica e frettolosa ricostruzione di comodo, dove per il gesto di qualche sconsiderato (e ribadiamo si tratta solo di una aggressione di tipo verbale mentre i calci, gli sputi e gli spintoni sono il frutto di informazioni deviate e deformate dall’altoparlante del web), viene poi etichettata tutta la città e la sua tifoseria che proprio oggi potrebbe scrivere una pagina importante della sua storia. Si faccia luce quanto prima sui fatti, si puniscano i responsabili e si chieda scusa a Salerno ed alla sua gente innamorata della propria squadra di calcio”.