Dal ritorno in Serie A nel 2019, l’Hellas Verona ha sorpreso un po’ tutti chiudendo gli ultimi due campionati nella top 10. Merito del lavoro di Ivan Juric che ha saputo lavorare con giocatori esperti e giovani promesse. Juric, però, ha salutato tutti e si è accasato al Torino. Il suo posto è stato preso da Di Francesco, reduce da tre esoneri consecutivi con Roma, Sampdoria e Cagliari. Ripetersi nel centro della classifica non sarà facile, ma nemmeno impossibile.

L’allenatore

Eusebio Di Francesco.

Eusebio Di Francesco è stato scelto dalla proprietà dell’Hellas Verona per sostituire Ivan Juric. Un’eredità pesante visti il 9° e il 10° posto archiviati dal tecnico croato. Dal canto suo, Di Francesco vorrà certamente riscattarsi dopo essere stato esonerato nelle sue ultime tre avventure alla Roma, alla Sampdoria ed al Cagliari. A Sassuolo e nel primo anno alla Roma, Di Francesco ha ottenuto buoni risultati. Con i neroverdi ha ottenuto la storica promozione in Serie A nel 2012-13, centrando poi il 6° posto nel 2015-16. Alla Roma, invece, Di Francesco è arrivato 3° in campionato e ad una sorprendente semifinale di Champions persa contro il Liverpool dopo aver eliminato il Barcellona ai quarti.

La stella

Miguel Veloso.

Miguel Veloso è il capitano e il perno del centrocampo dell’Hellas. Arrivato in gialloblu nel 2019 dal Genoa, Veloso ha esordito con una bella punizione al Bologna. Il suo acquisto ha dato esperienza e tecnica alla formazione di Juric evitandole i patemi della lotta salvezza. Miguel Veloso unisce la tecnica e la visione di gioco tipiche del regista ad una buona fase difensiva con ottime chiusure in anticipo e in tackle. Caratteristiche che lo rendono un centrocampista completo e di ottimo livello. In carriera ha vinto soltanto con lo Sporting Lisbona (2 Coppe di Portogallo e 2 Supercoppe portoghesi) e con la Dinamo Kiev (2 campionati ucraini e 2 Coppe d’Ucraina).

Lo stadio

Lo stadio Marcantonio Bentegodi.

Lo stadio Marcantonio Bentegodi ospita le gare casalinghe dell’Hellas Verona fin dal 1963, anno di inaugurazione dell’impianto. Il Bentegodi può contenere 31.045 spettatori ed è dotato di una pista di atletica che separa il terreno di gioco dagli spalti. È intitolato a Marcantonio Bentegodi, uno dei pionieri dello sport nella città di Verona. Lo stadio ha visto la festa per lo scudetto dell’Hellas nel 1984-85 e quella per la storica promozione in Serie A del Chievo nel 2000-01. Il Bentegodi è stato tra gli stadi ospitanti del mondiale italiano del 1990. La Salernitana ha quasi sempre perso in questo stadio, vincendo in sole cinque occasioni. Una di queste coincide con l’ultima volta nello scorso campionato con il 2-1 al Chievo.

La città

Verona è una delle più antiche città italiane, le cui origini risalgono al periodo dell’Impero Romano. Il massimo splendore della città si registra durante la Signoria della famiglia Della Scala, conosciuta anche come Scaligera. Il simbolo di Verona è l’Arena, un anfiteatro romano situato nel centro storico della città e sede ti diversi festival musicali. Verona, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, è famosa in tutto il mondo per essere la città di Romeo e Giulietta, i protagonisti dell’omonima opera di William Shakespeare. Molti turisti visitano Verona proprio per osservare i luoghi inseriti nell’opera shakespeariana: la casa di Giulietta, con il famoso balcone e la statua della protagonista, è la meta preferita dei visitatori. A Verona è nato il tipico dolce natalizio: il pandoro. Il piatto tipico, invece, è il lesso con la pearà.

Una veduta di Verona con l’Arena in primo piano e sullo sfondo a sinistra lo stadio Bentegodi.

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