Davide Nicola, tecnico della Salernitana, è intervenuto in sala stampa nella consueta conferenza post-partita a seguito della sconfitta per 3-0 contro la Juventus: “Sono parzialmente soddisfatto della partita. Sapevamo che la Juventus non ha questi punti in classifica e quindi ha dei valori. Abbiamo preso gol in un momento chiave, poi ci siamo detti di non farla scappare ulteriormente. Nella ripresa potevamo fare qualcosa in più. Nel primo tempo però abbiamo tenuto bene in campo, la squadra ci stava soddisfacendo. Peccato per quel gol subito da polli”.
La posizione di Dia è troppo larga?
“E’ una posizione di partenza, poi nello sviluppo può fare la seconda punta. A Lecce l’ha fatto bene, stasera no, ripiegava in un ruolo che lui conosce e che ha già fatto. Dobbiamo assecondarlo meglio quando si accentra, coprendogli le spalle quando perdiamo palla. Però è vero che quando incontri Napoli e Juve un’accortezza maggiore anche da parti degli attaccanti deve starci. Lui ha la qualità di sacrificio per la squadra, ha fatto la sua partita, come l’hanno fatta i suoi compagni”.
Problema di atteggiamento stasera?
“La reazione della Salernitana c’è stata, sapevamo di poter cambiare, accettando con tre difensori un controllo maggiore per avere uomo a uomo sulle corsie laterali e controllare Locatelli con un giocatore che potesse avere la qualità anche per andare in avanti. Poi questo è cambiato mettendo le due mezzali. Non è che abbiamo sbagliato atteggiamento, secondo me abbiamo preso dei gol con troppa facilità. E poi diventa difficile contro la Juve trovare la scintilla per riaprire la partita e non lasciartela sfuggire”.
Nicolussi Caviglia ha patito l’emozione, ma c’è anche Bohinen.
“Nicolussi è un giocatore estremamente interessante, ha fatto sempre bene, stasera è stato nella condizione di sbagliare qualcosa. Poi ci lamentiamo che certi giovani non giocano, ma quando fanno qualche errorino diciamo che forse non sono adeguati. Nicolussi non esclude Bohinen, può fare il play e la mezzala. Stasera abbiamo cambiato tutti e tre i centrocampisti e Bradaric perché era diffidato, in prospettiva Verona. La partita che andremo a fare lunedì sarà molto importante, come quella di stasera. Noi pensiamo sempre di poter far bene e far punti, poi riconosciamo il valore dell’avversario come stasera o col Napoli”.
Lassana Coulibaly un pizzico sottotono?
“Ha sempre giocato, ma ha le risorse fisiche per essere sempre determinante. Noi stiamo cercando di far crescere anche a livello di condizione Crnigoj, che è già due volte che entra, poi Kastanos, Bohinen che stiamo cercando di considerarlo. Io del centrocampo sono soddisfatto. Abbiamo sei centrocampisti che possono equivalersi e possono essere determinanti sia partendo dall’inizio che subentrando. Si tratta solo di lavorare e portare tutti allo stesso regime”.
Avete delle difficoltà in casa, ma ora c’è il Verona in trasferta: come intende giocare?
“Questo sarebbe interessante da poter valutare in profondità. In casa abbiamo incontrato recentemente squadre con altri tipi di qualità e un’altra forza d’impatto. Non dico come intendo giocare lunedì a Verona. Adesso stiamo dimostrando una compattezza, che non dura ancora 90′, anche se a Lecce sì. Col Napoli e la Juventus l’abbiamo fatto a tratti. Se proprio dobbiamo concedere un gol bisogna renderlo più difficile, sono convinto che il lavoro di campo porterà il risultato che desideriamo”.