E’ stata una giornata intensa quella di ieri per il team di inviati americani, incaricati dal colosso a stelle e strisce del “food on demand” di individuare la location di un possibile investimento sul territorio italiano, sia per quanto riguarda il core business dell’azienda con una piattaforma logistica di distribuzione di “foood and beverage” all’ingrosso, sia per ciò che attiene al mondo del calcio. “Cerchiamo una piazza ottimale per il nostro business – queste le prime parole pronunciate dai valutatori nei loro incontri con alcune aziende del territorio palermitano – e passionale per investire nel calcio, che sarà il veicolo promozionale del nostro modo di lavorare e fare profitto”.
La prima tappa Palermo si conclude oggi
La verifica delle tre aree industriali del capoluogo siciliano (Zir Brancaccio, Carini e Termini Imerese) ha soddisfatto solo a metà gli ispettori Usa, considerando che si tratta di contenitori in parte dismessi da anni e ormai privi di alcuni servizi essenziali per le aziende dal punto di vista logistico. Inoltre non sarebbero state considerate “interessanti” le risposte fornite dalla Regione Sicilia e dal Comune di Palermo, con cui sono stati avviati dei contatti informali al fine di valutare le modalità di accompagnamento istituzionale e burocratico ad un eventuale investimento in loco. Anche l’approccio al mondo del calcio (con il Palermo in serie D, nonostante le grandi potenzialità del bacino d’utenza) non avrebbero colpito a tal punto la squadra dei “valutatori”.
Domani partenza per l’Etna Valley: Catania
Domani mattina, i quattro inviati americani lasceranno Palermo per dirigersi a Catania, dove li attende una situazione certamente migliore dal punto di vista dei contenitori industriali (il distretto denominato Etna Valley ha dato in passato prova di grande competitività nel settore dell’Ict e la cosa potrebbe giocare a favore. Discorso differente per il calcio, vista la situazione alquanto precaria del Catania calcio dal punto di vista degli equilibri societari.
Il progetto e l’investimento
Il progetto di insediamento sul territorio italiano prevede una maxi piattaforma logistica che impiegherebbe oltre mille tra addetti, impiegati e indotto esterno. Legato a questo investimento, come anticipato da SalernitanaLive, il discorso del calcio e dell’ingresso in una società dotata di una piazza passionale e con numeri importanti, per un evidente scopo di promozione del proprio brand.