di Giovanni Di Domenico

In un pomeriggio di sole e di gran caldo, è andata in scena allo Stadio Arechi la finale di Coppa Italia femminile tra Juventus e Roma, due delle squadre più prestigiose del panorama calcistico rosa. La partita ha rispettato le aspettative: bianconere e giallorosse si sono date battaglia fino alla fine mantenendo l’equilibrio per gran parte dell’incontro. Equilibrio sorprendentemente spezzato al 92′, quando la gara sembrava avviarsi ai tempi supplementari, dal colpo di testa di Barbara Bonansea su assist di Lisa Boattin: pallone alle spalle della Ceasar ed esplosione di gioia per le ragazze di Joe Montemurro.

La festa si è consumata anche sugli spalti: il colpo d’occhio del settore distinti, gremito da seimila spettatori e da tifosi provenienti da tutta Italia, ha fatto la sua parte. Entrambe le tifoserie hanno lanciato un forte segnale di sportività e tifo pulito: nessun disagio sul piano dell’ordine pubblico, una partita vissuta in totale serenità nonostante i supporters fossero mischiati.

L’ennesima dimostrazione di uno sport che sta attirando intorno a sé un interesse costante, abbattendo le mura dei pregiudizi. Il recente passaggio al professionismo è stato un segnale importante in questo senso (non solo per la parità salariale e di genere), come affermato nei giorni scorsi da Ludovica Mantovani, presidente della FIGC Divisione Calcio Femminile, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento. La federazione italiana sta provando a viaggiare di pari passo con gli altri Paesi: ieri, ad esempio, ad assistere alla finale di Champions League tra Barcellona e Wolfsburg, erano presenti circa 35mila persone. Numeri attualmente utopistici in Italia.

All’Arechi a rappresentare la Salernitana c’era il ds Morgan De Sanctis. Partite del genere, nel Principe degli Stadi, devono fungere da stimolo affinché venga implementato un settore trascurato negli ultimi anni, anche dalle precedenti gestioni. La società, nella persona di Maurizio Milan, ha promesso di impegnarsi per rilanciare anche il settore femminile, alla luce della retrocessione in Eccellenza della prima squadra.

A fine primo tempo, inoltre, c’è stato spazio anche per la Salernitana For Special: giro di campo e standing ovation per i ragazzi speciali de Il Villaggio di Esteban. Lodevole iniziativa da parte della FIGC Divisione Calcio Femminile: le maglie indossate dalle calciatrici, verranno vendute all’asta su Ebay e il ricavato sarà devoluto in beneficenza a sostegno delle attività sportive della cooperativa presieduta da Carlo Noviello.

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