Partita per cuori forti quella dello stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro dove la Salernitana ha conquistato l’intera posta in palio all’ultimo secondo. Gondo e Tutino sono ancora una volta i trascinatori della formazione granata, adesso sola al secondo posto e con buone possibilità di raggiungere il salto di categoria. Al triplice fischio le strade di Salerno si sono popolate di tifosi entusiasti con bandiere e clacson a festa, nonostante manchino ancora due partite al termine del campionato.

PRIMO TEMPO – La Salernitana inizia alla grande il match del Teghil trovando il vantaggio già al 7′: Casasola lancia in profondità Gondo che, nonostante sia marcato da Barison, riesce a calciare il pallone di destro disegnando una traiettoria che beffa Perisan in uscita. L’ivoriano dedica il gol al compagno di squadra Dziczek, costretto ancora ai box ed incollato alla tv a seguire la gara. La reazione del Pordenone non arriva e la Salernitana prova ad approfittarne. Al 21′ Casasola ruba palla e, con la difesa neroverde scoperta, innesca Kupisz in area, ma il polacco sbaglia la conclusione mandando il pallone a lato. Poco dopo si sveglia il Pordenone: Ciurria colpisce di testa un traversone di Mallamo, con la sfera che esce di poco. Nel finale di frazione sono ancora i padroni di casa ad essere pericolosi. Da un corner si crea una mischia nell’area granata, dove Barison controlla il pallone e lo lascia a Ciurria, il quale fa partire un tiro che spaventa Belec sfiorando il palo. All’intervallo arriva la notizia che il Monza è in vantaggio sul Lecce, di conseguenza la Salernitana è al momento sola al secondo posto.

SECONDO TEMPO – La ripresa si apre sulla falsariga del primo tempo con la Salernitana in avanti. Al 50′ i granata sciupano una buona occasione per chiudere i giochi: in area Djuric tiene palla e serve Jaroszynski che, invece di tirare a colpo sicuro, crossa cercando Gondo; il pallone finisce sui piedi di Kupisz, il quale rimette in mezzo per il tentativo di testa di Di Tacchio che finisce alto. Poco più tardi il Pordenone torna a farsi vedere dalle parti di Belec. Il portiere sloveno è reattivo a deviare un angolo un velenoso tiro a giro da fuori di Butic. Al 68′ si materializza il detto “gol sbagliato, gol subito”: dopo una ghiotta occasione sprecata da Gondo, anticipato prontamente da Vogliacco, il Pordenone pesca il jolly e pareggia con il neoentrato Misuraca. Il centrocampista neroverde sferra un missile da fuori area che si insacca nel sette alla destra di Belec, ridando speranze alla formazione friulana. Il pareggio, infatti, consentirebbe al Pordenone di rimanere fuori dalla zona playout. La Salernitana sembra aver accusato il colpo e non riesce a creare seri pericoli alla porta di Perisan, nonostante gli ingressi di Coulibaly, Tutino e Cicerelli. Il Pordenone sfiora la rete all’81’ quando da una mischia Camporese riesce a concludere a rete trovando la provvidenziale parata di Belec. Mister Bocchini tenta il tutto per tutto inserendo anche Anderson e Kristoffersen. Nel recupero il Pordenone prova a guadagnare secondi, ma proprio al quinto ed ultimo minuto di extra time concede l’ultimo assalto alla Salernitana: Tutino entra col pallone in area ed è letteralmente travolto dall’intevento di Barison che gli frana addosso. Per l’arbitro Marini non ci sono dubbi ed assegna il calcio di rigore. Con la tensione alle stelle, Tutino si prende la responabilità di calciare dagli undici metri. Il numero 9 granata è freddo e non sbaglia regalando tre punti pesantissimi alla Salernitana. L’intera panchina si riversa in campo, mentre Marini fischia tre volte, tra lo sconforto dei calciatori in maglia neroverde. Anche mister Castori esulta da casa davanti alla tv. La contemporanea vittoria del Monza sul Lecce, proietta la Salernitana al secondo posto solitario con 63 punti, a +2 proprio sulla coppia Monza e Lecce. L’Empoli, prossimo avversario dei granata venerdì all’Arechi, è matematicamente promosso in Serie A. Il sogno continua.

PORDENONE-SALERNITANA 1-2
PORDENONE:
Perisan, Vogliacco, Camporese, Barison, Falasco, Zammarini (88′ Berra), Pasa, Scavone (63′ Misuraca), Mallamo (63′ Musiolik), Ciurria, Butic (79′ Magnino). A disp. Bindi, Fasolino, Stefani, Calò, Bassoli, Biondi, Chrzanowski, Rossetti. All. Domizzi.
SALERNITANA: Belec, Casasola, Bogdan, Gyomber, Jaroszynski, Kupisz (85′ Anderson), Di Tacchio, Capezzi (75′ Coulibaly), Kiyine (75′ Tutino), Gondo (90′ Kristoffersen), Djuric (75′ Cicerelli). A disp. Adamonis, Mantovani, Sy, Schiavone, Aya, Boultam, Durmisi. All. Bocchini.
Arbitro: Marini di Roma.
Reti: 7′ Gondo, 69′ Misuraca, 96′ rig. Tutino.

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