Lunedì 6 aprile è una data da cerchiare in rosso sul calendario calcistico. È infatti programmata una videoconferenza tra le società di Serie B. La Salernitana come le altre società resta a guardare, in attesa di capire il proprio futuro. Una cosa sembra ormai certa: la ripresa dei tornei e la loro disputa in estate, comunque a porte chiuse. A ciò si aggiunge l’ipotesi porte chiuse anche per le prime partite della stagione 2020/2021, dato che la volontà sembra essere quella di aprire gradualmente gli stadi al pubblico così da limitare la capienza in modo da assicurare la distanza di sicurezza tra gli spettatori sugli spalti. Altre proposte in merito non mancano: c’è chi ha palesato la possibilità di utilizzare scanner termici ai tornelli e chi ha ipotizzato divieti di accesso alle fasce di età più cagionevoli. Tutto ciò, ad oggi, rientra però nel novero dei suggerimenti di qualche presidente. Altra questione rilevante sarà quella relativa all’organizzazione della campagna trasferimenti. L’eventualità più accreditata è quella della finestra di calciomercato dalla durata di quattro mesi, da settembre a dicembre, annullando così il mercato di riparazione di gennaio. A tal proposito, occorrerà valutare come gestire i contratti in scadenza. Insomma una situazione che giorno dopo giorno diventa sempre più complessa per un mondo, quello del calcio, che pur di rispettare gli interessi maggiori (introiti tv, spot, sponsor, bilanci societari) vuole a tutti i costi riprendere le attività, nonostante l’Italia sia ancora nel bel mezzo di una emergenza sanitaria ed economica.
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