Ederson in maglia granata (foto US Salernitana 1919).

Mancavano solo loro due all’appello per le foto di rito con la maglia granata. Stamattina, anche Éderson e Mikael sono a tutti gli effetti calciatori della Salernitana. I due brasiliani sono arrivati ieri a Salerno e oggi sosterranno il primo allenamento con i nuovi compagni di squadra. Éderson José dos Santos Lourenço da Silva, nativo di Campo Grande nello stato del Mato Grosso do Sul, e Mikael Filipe Viana de Sousa, da Bacabal nello stato di Maranhão, rinnovano l’anima brasiliana della Salernitana. Sarà che le palme del lungomare di Santa Teresa o le ampie spiagge del litorale a sud di Salerno ricordano un po’ i paesaggi costieri del Brasile, sarà che molti salernitani sono emigrati nel paese verdeoro tra l’Ottocento e il Novecento, fatto sta che sono tanti i brasiliani ad aver vestito il granata dell’ippocampo. E’ proprio un brasiliano ad aver messo la firma finale sulla promozione in A dello scorso maggio. Andrè Anderson da Maracaì, San Paolo, ha sbloccato su rigore il match decisivo a Pescara, dando il via ai festeggiamenti. La Salernitana nell’ultimo decennio ha celebrato altre due promozioni, entrambe strettamente legate al Brasile. Nel 2014-15 i granata di Menichini hanno riconquistato la Serie B grazie ai gol e alle giocate del duo brasiliano Caetano Calil-Denilson Gabionetta. I due hanno letteralmente stregato la torcida dell’Arechi, già affascinata un paio di stagioni prima dal giovane Gustavo. Arrivato a Salerno nel 2011 per far parte del neonato Salerno Calcio, Gustavo è tra i protagonisti della vittoria della Seconda Divisione 2012-13, oltre ad aver alzato al cielo la Coppa Italia Lega Pro 2013-14. Memorabile una sua rete al volo nel match casalingo contro il Fondi.

“O Imperador” Mikael posa davanti all’ippocampo (foto US Salernitana 1919).

Andando a ritroso nel tempo, come non citare Fabinho, funambolo granata nell’eroica stagione 2010-11, insieme al connazionale Jefferson, di ruolo difensore. Le frontiere col Brasile si sono aperte a cavallo del terzo millennio per la Salernitana. Diversi giovani brasiliani sono approdati in granata dove, però, sono stati delle meteore. Tutti tranne uno: Babù. Scoperto e lanciato in prima squadra da Zeman, Babù ha incantato l’Arechi con le sue giocate, segnando anche un gol nel derby col Napoli. Purtroppo, è stato frenato da qualche infortunio di troppo che non gli hanno impedito di giocare in Serie A con il Lecce agli ordini del tecnico boemo. Tra coloro che sono esplosi dopo il loro periodo salernitano, ci sono Luiz Felipe e Alan Empereur. Il primo è oggi titolare della Lazio e conteso da Italia e Brasile per le proprie nazionali maggiori. Empereur, invece, si è laureato campione del Sudamerica nel 2020 vincendo la Copa Libertadores con il Palmeiras. Un altro brasiliano transitato per Salerno ha vinto un trofeo continentale, purtroppo postumo. E’ Filipe Machado deceduto nel 2016 insieme ai compagni di squadra della Chapecoense in un incidente aereo (sono sopravvissuti soltanto in tre), mentre si recavano a Medellìn per la finale di Copa Sudamericana. Il trofeo fu assegnato alla società brasiliana ad honorem. Adesso tocca a Éderson e Mikael lasciare la propria firma nella storia della Salernitana. La salvezza in Serie A è un’ottima occasione. Boa sorte e bem-vindos à Salerno.

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