La prima in Serie A di un arbitro donna vede la schiacciante vittoria del Sassuolo ai danni della Salernitana. Con questo ko, i granata sono a secco di vittorie da cinque partite in cui hanno subito ben 12 gol e segnandone la metà. Maria Sole Ferrieri Caputi ha diretto in modo sicuro una partita difficile. Il fallo di Maggiore che causa il rigore del 2-0 ci può stare, come confermato dal VAR. L’assetto tattico scelto da Nicola è il classico 3-5-2 con la novità Lovato, all’esordio ufficiale in maglia granata, nel trio difensivo.
Fin da subito, il Sassuolo preme sull’acceleratore e spezza l’equilibrio al 12′ con Laurienté, il quale insacca di precisione sul palo lontano. Poco dopo, Sepe salva miracolosamente su Thorstvedt. La risposta granata arriva verso la mezzora quando Dia, imbeccato da Maggiore, impegna alla parata Consigli. L’attaccante senegalese ci riprova pochi istanti dopo, ma il suo tiro si spegne sul fondo. Il Sassuolo continua a rendersi pericoloso, soprattutto grazie alla velocità dei propri attaccanti. In chiusura di primo tempo, Ceide va via sulla destra e viene colpito all’anca da Maggiore. Per Ferrieri Caputi e il VAR è rigore. Dal dischetto, Pinamonti non sbaglia e fa 2-0.
All’intervallo, Nicola prova a scuotere i suoi cambiando anche la disposizione in campo. La sostanza non cambia e la Salernitana stenta ad entrare in partita. La reazione è tutta in un colpo di testa di Piatek a lato. Ne approfitta il Sassuolo che al 53′ cala i ltris con Thorstvedt. Nemmeno l’ingresso di Bonazzoli, a comporre un terzetto, solo potenzialmente, letale con Piatek e Dia, cambia l’inerzia della partita. Anzi, il Sassuolo fa poker con Harroui. Partita definitivamente chiusa e il gol di Antiste a tempo scaduto serve solo per le statistiche.