di Vanni Vignes

L’anno scolastico sta per cominciare. Astuccio, quaderni e libri nello zaino. Poi toccherà ai prof mettere i voti. E così accade anche per la Salernitana ed una sessione di mercato insufficiente in termini quantitativi e qualitativi. Il voto non lo mettiamo noi, ci mancherebbe. Lo dicono i numeri, quelli che non possono essere smentiti, se non dal campo (e ce lo auguriamo tutti). Analizzando le operazioni (poche) condotte dal ds Fabiani, appare evidente che le richieste di mister Castori sono state disattese. Quei 4-5 elementi di categoria che potessero consentire alla Salernitana di guardare con fiducia alla quota salvezza non sono arrivati, tranne Gagliolo in difesa che resta un acquisto valido sotto l’aspetto dell’esperienza e della qualità del calciatore. Per il resto giovani, giovanissimi di belle speranze. Ma in A per salvarsi occorrono muscoli e ossa forti, strutturati, accanto ai quali far crescere e lanciare – magari – qualche calciatore del futuro.

La quota salvezza – allo stato attuale – è quasi una chimera. Non si tratta di essere disfattisti o di remare contro. Ci mancherebbe. E’ l’amara constatazione che con questa rosa non si può andar lontano, tenendo anche presente che a gennaio la Salernitana perderà 5 elementi per la Coppa d’Africa, restando priva di elementi importanti. E chi giocherà al loro posto? Già la serie A è un torneo maledettamente difficile, poi ci aggiungiamo una rosa non sufficiente numericamente e qualitativamente, e la frittata sarà servita.

Occorrono altri innesti, attingendo magari dagli svincolati. Ma occorrono subito, senza attendere la finestra di mercato d’inizio 2022. I punti bisogna iniziare a farli adesso, altrimenti la rincorsa sarà ardua. E in tutto questo continua ad esserci questa “distanza” con la piazza, questa mancanza di comunicazione e di chiarezza rispetto a quanto accade in una fase delicata come quella attuale, dove il trust sta gestendo l’ordinaria amministrazione in vista di una possibile vendita. I tifosi stanno lanciando segnali importanti, occorre remare tutti dalla stessa parte ma con obiettività, lucidità, trasparenza e passione per il granata. Senza farsi prendere dallo sconforto, seguiamo la squadra e diamo forza a chi scende in campo, sperando che chi di dovere sia pronto – come i tifosi – a difendere “concretamente” questa serie A.

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