di Enzo Senatore

C’è un vecchio detto, molto in voga dalle nostre parti, che ben rappresenta l’animo illogico della Dea Bendata: il cane ‘mozzica’ lo stracciato. L’abbiamo pensato un po’ tutti quando, dopo un primo tempo in versione massacro degli indiani, la Salernitana ha messo fuori la testa dalla sua riserva. Ricavandone, pensa un po’, un palo interno su tiro a colpo sicuro di Ranieri. Guardi quella palla che carambola sul legno e ti vengono in mente il quasi gol di Obi con l’Atalanta e il traversa-palo di Djuric e Ribery a Roma con la Lazio. Ora, che questa squadra sia tecnicamente inferiore alla media del campionato di serie A lo sappiamo e l’abbiamo detto centinaia di volte. Però che diamine, qui è un continuo ripetersi della Legge di Murphy: se qualcosa può andare storto lo fa. Eppure questo meraviglioso pubblico, in curva l’ennesima coreografia che farà il giro d’Europa, merita molto più di questo. Una società da serie A, prima di tutto. E dei calciatori in grado di dare un senso compiuto a questa stagione. Pensare di affrontare un girone di ritorno come una lenta traversata a bordo della barca di Caronte fa impazzire. Ed è ingiusto verso questa meravigliosa gente. In ogni caso non si molla.

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