Il dato è sconfortante e andrebbe letto con occhi scevri da condizionamenti esterni. La progressiva desertificazione dello stadio Arechi in occasione degli incontri casalinghi della Salernitana non si spiega se non dopo un’attenta riflessione. Qui il dato sportivo che sta conseguendo la squadra agli ordini di mister Ventura c’entra fino ad un certo punto. E’ chiaro che se la Salernitana in questo momento fosse prima in classifica o seconda a ridosso del Benevento, oltre all’entusiasmo tipico di fasi del genere, l’afflusso allo stadio sarebbe più cospicuo e costante. Ma il problema – lo ripeto – non è il dato sportivo in questo momento. I granata stanno andando oltre i loro limiti ed hanno già guadagnato più punti dello scorso torneo. Il problema è un altro e a Salerno almeno il 90% dei tifosi autentici e genuini sa qual è. Questa squadra nasce da una mancata programmazione estiva e invernale (con ovvio riferimento alle due sessioni di calciomercato) che – qualora ci fosse stata – avrebbe consentito a Ventura, tecnico navigato e di grande esperienza e carisma, di disporre di una rosa completa, grazie alla quale mettere in campo anche più soluzioni tattiche. Rispettando quell’impegno, fatto pubblicamente e con tanto di comunicato stampa (poi smentito) rispetto al reale obiettivo di questo torneo 2019-20, ossia la promozione in A. Invece, come evidenziano le ultime prestazioni della Salernitana, siamo costretti ad ogni turno di campionato ad una serie infinita di rivoluzioni, dovute alle assenze per infortuni e squalifiche. Se la rosa fosse stata sufficientemente assortita questo non sarebbe accaduto. Ed è questa approssimazione, condita da superficialità e da quel senso di distacco tra la proprietà e la città, che “costringe” anche gli appassionati viscerali a “disertare” le gradinate dell’Arechi. In un moto silenzioso di contestazione verso una gestione che appare lontana dai desiderata della piazza. Ecco perchè alle ore 13.30 di oggi, il dato ufficiale della prevendita parla di 1570 biglietti emessi, che sommati ai 2700 di quota abbonati, fanno poco più di 4mila presenze. Considerato il rush finale del pomeriggio e della prima serata, forse toccheremo quota 5mila, ma siamo ovviamente ben lontani dall’Arechi dei tempi d’oro.

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