E’ presidente della Salernitana da meno di 24 ore ma ha già le idee molto chiare su cosa fare e come farlo. Danilo Iervolino, fondatore di Unipegaso, ha letteralmente “salvato” non solo la serie A (dal pericolo concreto della esclusione della squadra granata dal torneo di massima serie) ma ha fatto qualcosa in più, ha “liberato” un’intera piazza dall’incubo dell’incertezza, delle ombre, del mancato rispetto, della dignità calpestata. Insomma oggi Iervolino – e basta farsi un giro per una Salerno ancora dormiente per il capodanno appena trascorso – è già osannato per aver “chiuso” definitivamente l’era Lotito-Mezzaroma, un decennio che dal punto di vista sportivo ha regalato ai tifosi salernitani una galoppata incredibile fino alla promozione dello scorso 10 maggio 2021, ma che al tempo stesso ha rappresentato un “fallimento” totale in termini non solo di programmazione, ma soprattutto di dialogo (mai esistito), con la tifoseria salernitana, relegata in un angolo e costretta a stare zitta perchè qualcuno aveva portato i palloni o pagava gli stipendi (come se pagare gli stipendi fosse un valore aggiunto e non la regola).

Il neo patron della società granata – come detto – ha le idee molto chiare: sul tavolo ha già messo una cifra vicina ai 25 milioni di euro per il mercato di gennaio e per la gestione fino a giugno 2022. Una cifra importante che fa chiaramente capire che Iervolino non vuol essere comparsa ma primo attore del rilancio del progetto calcio a Salerno. Partendo dal sogno di raggiungere una sempre più ardua salvezza. Salvezza che sarebbe possibile con una serie di acquisti di peso e magari anche con un allenatore diverso da Colantuono, che in questi mesi non ha inciso nell’andamento modesto della Salernitana.

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