di Giovanni Di Domenico

E’ il derby-day. A distanza di 17 anni, la Salernitana torna ad ospitare il Napoli all’Arechi. Nel lontano 2004 sulla panchina granata c’era Stefano Pioli, che oggi, al timone del Milan, è in piena corsa per lo scudetto insieme agli azzurri di Luciano Spalletti. Sulla carta è una partita proibitiva, dal risultato scontato. Ma l’ultima parola spetterà al campo, da sempre il giudice massimo.

Colantuono è orientato a confermare l’undici vittorioso a Venezia: davanti a Belec, la coppia di centrali composta da Strandberg e Gyomber, con Zortea e Ranieri ad agire sugli esterni. In mezzo al campo Obi, Di Tacchio e Kastanos. Occhio, però, a Schiavone, rivitalizzato dalla rete decisiva al Penzo, che potrebbe soffiare il posto in extremis proprio al cipriota, apparso spento martedì. Sulla trequarti resta inamovibile Ribery, pronto ad inventare e ad innescare il tandem d’attacco Djuric-Bonazzoli.

Dall’altra parte Spalletti deve fare i conti con un’assenza pesante: Victor Osimhen, infortunatosi ieri in allenamento, non sarà della gara. Per sostituire il nigeriano, Mertens è in vantaggio su Petagna. Il tridente offensivo sarà completato da Politano e Insigne. In difesa, a protezione della porta di Ospina, spazio a Rrahmani e Koulibaly, sulle fasce Di Lorenzo e Mario Rui. A centrocampo restano inamovibili Fabian Ruiz, Zielinski e Anguissa, una delle rivelazioni di questo inizio di campionato.

SALERNITANA (4-3-1-2): Belec; Zortea, Strandberg, Gyomber, Ranieri; Obi, Di Tacchio, Kastanos; Ribery; Djuric, Bonazzoli.

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui, Anguissa, Fabian Ruiz, Zielinski; Politano, Mertens, Insigne.

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