di Giuseppe Barbato
La Tunisia, nonostante la prestigiosa vittoria contro la Francia, successo dal grande valore simbolico, esce dal Mondiale in Qatar e con lei Dylan Bronn che potrà così aggregarsi con la squadra. Come ha giocato il centrale franco-tunisino nelle due partite che ha disputato? Il suo bilancio è in chiaro-scuro, con gli alti e bassi che ha fatto vedere la sua nazionale. Il C.T. Kadri gli ha dato fiducia in due partite su tre, nonostante le perplessità della vigilia, e questo è importante.
Bronn contro Danimarca e Australia ha giocato come braccetto destro della difesa a tre. L’esordio contro gli scandinavi è stato molto positivo. 90 minuti nei quali ha difettato sul lancio lungo, soluzione che la Tunisia adottava con frequenza, che ha peggiorato le sue percentuali di possesso ma ha dato il meglio di sé in difesa. Sempre attento sulla posizione, efficace nei raddoppi, vince tutti i duelli e blocca una conclusione pericolosa dei danesi. Contro l’Australia la Tunisia ha confermato il terzetto difensivo ma i risultati sono stati diversi. Bronn ha fatto qualcosina in più in fase di costruzione e conduzione palla, peccando però in difesa con tanti piccoli errori che hanno inciso in negativo sulla prestazione. Kadri lo ha sostituito al 73° con Kechrida per provare a ribaltare il risultato, passando a un 4-2-3-1 senza riuscirci.
Contro la Francia Bronn non ha giocato, sacrificato sull’altare delle scelte del C.T., mentre Kechrida ha avuto la sua chance da titolare. Due parole sull’ex-granata e la sua prestazione contro la Francia di Deschamps. Guardando il match si è visto un giocatore che ha corso a perdifiato per 90 minuti, lo dimostra la sua heatmap fatta di tocchi lungo tutta la fascia destra. Entrando nel dettaglio emerge il solito Kechrida, caotico e frenetico. Tantissimi possessi persi, più dei passaggi riusciti, molti duelli persi e poca lettura delle situazioni; si è lanciato tanto in avanti, non capendo bene quando e come farlo. Insomma, il classico giocatore che prova a compensare i limiti con l’impegno.