Salerno merita rispetto, ma da tutti!

Il verbo degli ultras è tagliente, freddo, a volte stordisce, mai mosso da secondi fini ma solo dal cuore. Lo striscione apparso a Torrione nelle scorse ore recita un sintetico “Salerno merita rispetto”. E’ esatto, sacrosanto, indiscutibile. La città e la sua tifoseria meritano il rispetto della società, del presidente, del diesse, del tecnico e della squadra tutta. Ognuno – in quota parte – deve “sudare la maglia”, prendere a morsi il rettangolo di gioco come i tavoli delle riunioni, correre fino a schiantarsi come anche difendere la Salernitana davanti alle telecamere tv, alle riunioni delle lobby del calcio e dei procuratori, alle impietose direzioni di gara ed alle cervellotiche decisioni del Var. Insomma la Salernitana va difesa sempre e ovunque. Salerno merita tutto questo, ma merita anche il rispetto di chi – in queste ore – indossando abiti non suoi, pontifica a destra ed a sinistra sul dato sportivo (evidentemente negativo), sputando veleni su tutti, a cominciare dal presidente Iervolino fino ad arrivare al magazziniere. Ecco Salerno, la Salernitana e la “salernitanità” meritano rispetto anche da questi soggetti che organizzano processi sommari sui social pur di dire “ve lo avevo detto io che ne capisco di calcio” o robe simili. Il rispetto per la maglia granata – se davvero le si vuol bene – si dimostra in altro modo. Siamo tutti arrabbiati e delusi, il fegato lo abbiamo già inguaiato da tempo, ma ciò non giustifica chi – magari anche perchè nostalgico di tempi passati dove l’onore della maglia granata all’ultimo posto, dopo quello di mamma Lazio e amenità simili – in queste ore disserta amabilmente di tattica, gestione del calcio mercato, visioni imprenditoriali, ecc. La critica va sempre accettata ed è necessaria per crescere, ma da qui a trasformarsi in sciacalli per pensare di cibarsi di cadaveri, ce ne passa. Se siamo quelli che “la categoria è un orpello e nulla più”, allora occorre dimostrarlo tutti insieme. Su quei gradoni. A cominciare da domani sera. Perchè le battaglie si vincono e si perdono con identico cuore. Punto!