E’ proprio così. Se solo qualche settimana fa ci avessero fatto assistere – sotto mentite spoglie sociali – alla gara di domenica scorsa tra Salernitana e Sampdoria, nessuno avrebbe probabilmente riconosciuto la squadra granata. Non perchè fino a quel momento il team diretto da Davide Nicola non abbia dimostrato di essere “sulla carta” un’ottima squadra ma perchè c’era da scontare l’arrivo a ritiro finito di diversi elementi, oggi praticamente inamovibili. E dunque si pensava ad un più lungo periodo di transizione.
Sembrava il calcio del tiki-taka, quello praticato dai big team europei, quello dei guru delle panchine di mezzo mondo. Ed invece è tutta farina del nostro sacco, sapientemente amalgamata da mister Nicola che di ricette speciali è maestro.
La Salernitana fa calcio, quello vero, quello di prima e palla a terra, quello delle triangolazioni e dei tocchi morbidi, quello delle verticalizzazioni e delle diagonali in difesa. Insomma il calcio che piace e fa divertire. A guardarla la classifica vengono i capogiro anche se siamo solo alla terza di andata. Ma siamo nella parte sinistra del tabellone e questa cosa emoziona pure troppo.
Qualcuno domenica scorsa ha detto – a fine gara – che gli sembrava tutto un sogno. Ecco, se è così allora non ci svegliate proprio, cortesemente. E lasciateci sognare in santa pace. Qualcuno in società, invece, mi sussurra… stiamo ingranando. Wow, mi verrebbe da rispondere. E se siamo solo alla terza di andata cosa ci possiamo attendere dal futuro? Ai tifosi granata interessa sempre e solo la stessa cosa: che la squadra lotti con passione e impegno, al di là del risultato. Che se poi ne buttiamo dentro qualcuno anche a Bologna non ci dispiace affatto, sia ben inteso. E così a seguire.