di Giuseppe Barbato

Nessuna squadra a punteggio pieno e gli italiani che non segnano: questa è la sintesi del 3° turno di campionato nel quale sono stati segnati ventitré gol e ha visto diversi giocatori rendersi protagonisti. Guardando le capoliste se ne trovano diversi, per esempio Luis Alberto che ha rappresentato l’arma tattica di Sarri per scardinare un Inter andata in grossa difficoltà nella ripresa: incapace di risalire il campo senza Lukaku e surclassata in mediana, pagando un gap tecnico e atletico con i laziali complice anche la scelta di Inzaghi di puntare sul compassato Gagliardini. La perla dello spagnolo e il sigillo finale del connazionale Pedro fissano il 3-1 finale. Altri due protagonisti si trovano sulla trequarti e sono Radonjic e De Ketelare. Il serbo, maestro del dribbling (ne tenta più di tutti in A e gli riescono), con la sua tecnica guida il Torino alla vittoria di misura a Cremona per 2-1: il risultato è completato dall’autorete di Bianchetti e al gran gol di Sernicola nel finale. Il belga regala il primo assist della stagione, al solito Leao, e altre giocate di fino, su tutte un cucchiaio favoloso col quale lancia Kalulu in porta. Il 2-0 finale è netto e certifica la superiorità dei campioni rispetto al Bologna, diligente e nulla più. L’ultimo protagonista è Koopmeiners: l’olandese decide Hellas-Atalanta con un gran sinistro da fuori, nato da una pausa del centrocampo giallo-blu che gli lascia ampi margini. La squadra di Gasperini, pur senza brillare, è lì tra le prime. Il Verona di Cioffi resta sul guano e non ha nemmeno il supporto del solito Henry.

Finiscono in parità i due big match di giornata. 1-1 quello tra Juventus e Roma, nel quale le squadre si dividono la posta e il dominio dei tempi: nel primo la Juve è straripante, trascinata da Vlahovic e dal giovane Miretti; nella ripresa la Roma si raddrizza, soprattutto in difesa dove Smalling e Ibanez prendono le misure, e Abraham firma il pari con un gol da grande opportunista. 0-0 quello tra Fiorentina e Napoli: match intenso, poco spettacolare e combattuto a tutto campo con grandi duelli individuali. Di occasioni se ne vedono poche, quella più nitida capita a Lozano che di testa spreca un grande assist di Kvaratshelia.

Sul fondo della graduatoria gravitano Cremonese e soprattutto Monza che perde a domicilio contro l’Udinese: 2-1 il risultato finale e i brianzoli continuano a dare brutte sensazioni. Squadra scollata, lenta e con i nuovi che devono integrarsi a dovere con i vecchi, gli unici a dare qualche garanzia. Il primo punto delle neo-promosse se lo porta a casa il Lecce che pareggia al Via Del Mare contro l’Empoli: azzurri in vantaggio con Fabiano Parisi, in chiusura di prima frazione l’asse Banda-Strefezza confeziona il pari. Nella ripresa gli azzurri hanno le chance migliori ma l’equilibrio resiste al 90°. Chiude il conto un altro pareggio: il 2-2 tra Spezia e Sassuolo che si dividono la posta e fanno compagnia alla Salernitana a 4 punti. Qui il protagonista è Drągowski: il portiere polacco prima confeziona la frittata per il gol del 2-2 finale di Pinamonti, dopo si scatena e nega i tre punti ai neroverdi con diverse parate di qualità. Nell’ora antecedente si vedono i gol di Frattesi, Nzola su rigore e Simone Bastoni.

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