L’umoralità di una parte della piazza salernitana è nota fin dai tempi di Sofocle. Basta davvero poco per coloro i quali girano sempre con il fucile puntato a sparare contro tutto e tutti, occorre al massimo qualche piccolo dettaglio. E lo sport, o meglio il calcio, non si sottrae a questa regola ferrea. Mentre fino all’altro ieri non ci si scandalizzava se la squadra venisse completata tra novembre e gennaio, oggi basta che al 30 giugno (la data di apertura ufficiale del mercato è fissata per domani 1 luglio, altrimenti si incorre in problemi) non ci siano trattative concluse e rese pubbliche (anche se siamo certi che allo stato dell’arte siano almeno 4 i calciatori già pronti a vestire il granata) che si scateni un’ondata social di indignazione.

Sarebbe utile prendere a modello l’atteggiamento pacato e rigoroso dell’amministratore delegato Maurizio Milan, sempre pronto e disponibile a interagire con i tifosi, per non incorrere in questa “macelleria mediatica” dove si fa certo solo una pessima figura. La società del presidente Iervolino (colui il quale ci ha sottratti da 10 anni di cattività laziale e dalla radiazione dal calcio professionistico lo scorso 31 dicembre) sta lavorando sotto traccia con il proprio diesse De Sanctis.

Lasciamo che lavorino e che costruiscano la squadra che hanno annunciato fin dal 22 maggio. Sarà poi il campo a decidere ed a emettere sentenze. Fino ad allora fiducia, sostegno e serenità per una squadra che dovrà lottare fino all’ultimo minuto di recupero per garantirsi una nuova permanenza in massima serie. In tutto questo, le notizie belle come le riconferme di due elementi chiave quali Bohinen e Lassanà Coulibaly passano quasi inosservate, mentre sono da ritenersi già come due acquisti fondamentali per lo scacchiere tattico di mister Nicola.

Foto di Giuseppe Nasti

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