Step 1 superato: la ripresa dei campionati. Dopo tanta fatica, scontri a distanza, rinvii, è arrivata ieri l’ufficialità sulla ripartenza del professionismo: A e B ripartono il 20 giugno da dove si erano fermate, per la C si attende il Consiglio Federale affinché faccia riprendere dai soli spareggi. Quale sarà adesso il prossimo passo? Riportare i tifosi allo stadio.

Sia chiaro, non è poi passato moltissimo da quando – solo qualche mese fa – si discuteva sulle porte aperte o le porte chiuse. Ad oggi, con una situazione sicuramente molto più rassicurante ma ancora non definitivamente tranquilla, pensare di riaprire gli stadi ai tifosi è impensabile. Ma è necessario che, a partire dai prossimi mesi, si comincino a trovare soluzione alternative. Alcuni paesi europei lo hanno già fatto, non ultima la Polonia che – dal 19 giugno – permetterà un ingresso parziale di supporter con una capienza limitata del 25%.

Ma anche il presidente della Uefa Aleksander Ceferin, non meno di qualche giorno fa aveva auspicato il ritorno dei tifosi in autunno, mentre il virologo Pregliasco addirittura a luglio. Insomma, sempre facendo fede a quella che sarà la curva dei contagi, e quindi con tutta la prudenza del caso, anche in quest’ambito – ed ovviamente gradualmente – sarà necessario iniziare a pensare a qualcosa.

“Oggi le porte chiuse sono obbligatorie. Senza dare false illusioni dobbiamo però ragionare, in vista del prossimo campionato, sul come ripopolare gli stadi italiani. Come riaprono scuole, teatri e cinema secondo i criteri del Cts, così dobbiamo ipotizzare le condizioni per la riapertura degli stadi”. A parlare così, a Radio Roma Capitale-Rete Sport, è il deputato 5 del Movimento 5 Stelle Manuel Tuzi.

Intanto, in attesa di ciò, come scrive la Gazzetta dello Sport “la Lega di A durante la prossima settimana presenterà ai club alcune soluzioni per proiettare animazioni grafiche sui seggiolini vuoti della tribuna, un po’ come accadde con i ‘tappetini’, i loghi dello sponsor del campionato che appaiono sul prato a fianco delle porte”.

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