di Giovanni Di Domenico

Sulla carta sarà una partita proibitiva, ma i granata dovranno giocarsela a viso aperto per tentare l’impresa. Lo sa bene Stefano Colantuono, che questo pomeriggio in conferenza stampa ha presentato la gara contro la Juventus. Il tecnico ha deciso di non diramare la lista dei convocati per prendersi più tempo per valutare le condizioni degli acciaccati, su tutti Ribery: “Domani mattina abbiamo un altro allenamento. Ci sono giocatori un po’ borderline. Dopo la rifinitura tireremo le somme. Ribery? Ha avuto dei problemi, non è detto che venga convocato. L’allenamento di domani sarà decisivo per effettuare tutte le valutazioni del caso. Gondo ha un problema muscolare, lo stiamo valutando con attenzione, ma sicuramente domani non ci sarà”.

Dal suo arrivo, Colantuono è sempre stato costretto a modificare il sistema di gioco: “A Cagliari abbiamo fatto un certo tipo di partita, siamo stati poco attenti in occasione del gol subito. Qui bisogna sempre cambiare sistema di gioco, senza poter dare continuità, che per noi è il problema più grande. Chiaramente si rallenta il processo di crescita, perché siamo costretti costantemente a lavorare in una situazione d’emergenza. Mi sembra non se ne tenga conto, ma è determinante per una squadra mantenere una linea. Da quando sono arrivato ho sempre dovuto fare di necessità virtù. La situazione è questa, ne prendiamo atto e andiamo avanti, pur non essendo facile”.

“Le partite vanno giocate” – ha proseguito il trainer granata – “Domani scopriremo se la Juventus ha qualche punto debole. Sarà necessario un atteggiamento di sacrificio, volto a sfruttare le occasioni che si presenteranno. Si parte da 0-0. Rispetto a noi recitano un altro tipo di campionato. Bisogna fare una partita gagliarda, sulla falsariga di quella che abbiamo fatto con il Napoli. Sarei già contento di fare una prestazione importante”.

Colantuono si è soffermato sulla prestazione di Cagliari: “Venerdì non abbiamo subito molto, ma abbiamo prodotto poco. Gli episodi ci hanno condannato sia contro la Sampdoria che contro il Napoli. Bisogna essere più attenti nella fase di non possesso e cercare di essere più incisivi quando abbiamo noi la palla. Con il gol di Bonazzoli a Cagliari ci siamo sbloccati a livello mentale, e questo incide e non poco sulla testa dei giocatori. Dobbiamo fare una partita importante, il risultato è figlio della prestazione, anche se queste squadre hanno spesso giocatori che decidono la gara da soli. Abbiamo sempre giocato con tre attaccanti davanti, anche con il 4-3-1-2. Con il Cagliari Gondo era un po’ più largo, è un ragazzo che ha gamba e mi dà l’impressione che possa far bene in quel ruolo. Siamo emergenza e andremo a fare le scelte che riterremo più opportune per la gara di domani”.

Sui tifosi: “Sono la nostra certezza, sicuramente ci trascineranno come nelle scorse partite, speriamo di regalargli una soddisfazione come abbiamo fatto parzialmente con coloro che erano presenti a Cagliari. La tifoseria è da Champions League, noi invece ci dobbiamo attrezzare per fare meglio”.

La mancanza di continuità ha certamente pesato sulle prestazioni della Salernitana: “Questa squadra è partita in un certo modo, poi in corsa si è leggermente corretta. Abbiamo avuto tanti infortuni: Ruggeri non l’ho mai visto, abbiamo perso anche Strandberg e Mamadou Coulibaly. Nelle ultime gare abbiamo giocato con Zortea che era un esordiente. Il sistema di gioco è importante, ma lo è anche poter dare una certa continuità ad un undici di base. Lo stesso Lassana non è ancora al top. Per una squadra come la Salernitana quando si perdono alcuni giocatori il danno diventa doppio. Strandberg l’abbiamo perso in nazionale, Veseli venerdì ha giocato la prima partita da titolare. Sono defezioni che non ti permettono di dare continuità”.

“Domani so quale tipo di partita sarà, contro le big bisognerà avere un approccio completamente diverso. Contro la Sampdoria prima del gol era una partita equilibrata. E’ una squadra totalmente diversa rispetto alla nostra, ha segnato tre gol al Verona. Ha perso qualche punto per strada ma resta una squadra competitiva: in avanti ha giocatori di qualità e sicuramente farà un altro tipo di campionato rispetto al nostro. Oggi la classifica dice che ce la giochiamo con le squadre che sono a 4-5 punti di distanza da noi. La Salernitana ha raccolto meno di quanto meritava. Contro l’Atalanta ero allo stadio: per me quella partita poteva finire tranquillamente in parità, così come quella contro il Napoli. Noi battaglieremo con tutti senza mai tirarci indietro”.

Su Bonazzoli: “E’ un giocatore con delle caratteristiche ben definite, preferisce avere la palla tra i piedi piuttosto che nello spazio. Ha molta tecnica, sa saltare uomo. Attaccare l’area non è tra le sue attitudini, ma quando si avvicina sa fare anche gol. Per istinto fa quello che gli riesce meglio, calpesta sempre una certa zona di campo. Può giocare da tutte le parti, all’occorrenza anche da terzo d’attacco”.

“La classica partita Davide contro Golia mi è capitata tante volte nella mia carriera, qualcuna l’ho pure vinta” – ha concluso Colantuono – “E’ normale che il pronostico è sbilanciato in favore della Juventus, ma le partite vanno giocate. Sappiamo il ruolo che dobbiamo recitare. La Serie A è cambiata, le neopromosse devono attrezzarsi molto per cercare di fare un campionato all’altezza. Abbiamo dei pregi e dei difetti, un po’ come tutti. Cercheremo di ribaltare tutti i pronostici, provando a rimanere attaccati alle dirette concorrenti. Ci aspettano quattro partite toste, ma poi avremo tutto il girone di ritorno davanti. Abbiamo sempre giocato con l’assillo del risultato. Sarebbe bello andare a giocare una partita senza questa necessità, sono sicuro che la squadra si esprimerebbe al meglio”.

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