Di Giovanni Di Domenico
Il tecnico emiliano torna ad allenare dopo un anno e mezzo dall’ultima esperienza al Palermo, sostituendo Valerio Bertotto sulla panchina dell’Ascoli. Dopo una discreta carriera da giocatore, inizia il suo percorso da allenatore nel Torremaggiore. Successivamente, nel 1991, allena la primavera del Foggia. Due anni più tardi, inizia la sua avventura con la Salernitana, con la quale collezionerà una promozione in Serie B (1993/1994). Dopo il ritorno a Foggia (questa volta in prima squadra) e la parentesi al Pescara, Delio Rossi torna in granata, conquistando la storica promozione in Serie A. L’anno successivo viene esonerato in seguito alla sconfitta contro il Vicenza, salvo poi essere richiamato e nuovamente allontanato. Nel 2000 torna in Serie B prima col Genoa e successivamente con il Pescara. In terra adriatica viene esonerato e successivamente richiamato, concludendo la stagione con la retrocessione in Serie C1. Nel 2002, Rossi riparte dal Lecce, conquistando la promozione in massima serie. L’anno successivo, però, arriverà la retrocessione. Altra retrocessone per il tecnico di Rimini: nel dicembre del 2004 subentra sulla panchina dell’Atalanta, non riuscendo ad evitare la retrocessione, nonostante avesse raccolto 28 punti in 24 partite. Raggiunge l’apice della sua carriera sulla panchina della Lazio, dove vi rimane per quattro stagioni (dal 2005 al 2009). Ottiene subito la qualificazione in coppa UEFA, ma, in seguito allo scandalo Calciopoli che costerà 30 punti di penalizzazione ai biancocelesti, non potrà prenderne parte. Nella stagione successiva, le cose vanno decisamente meglio: terzo posto e qualificazione ai preliminari di Champions League, poi vinti contro la Dinamo Bucarest. La Lazio non riesce a riconfermare quanto fatto di buono nella stagione seguente, che si conclude con il dodicesimo posto. L’annata 2008-2009, l’ultima di Delio Rossi sulla panchina laziale, si conclude con la conquista della Coppa Italia, battendo in finale la Sampdoria. A giugno, tramite una conferenza stampa tenutasi a Formello, annuncia il suo addio. A novembre, a campionato in corso, viene chiamato da Maurizio Zamparini per sostituire Walter Zenga sulla panchina del Palermo. La scelta del presidente rosanero si rivela molto efficace: il Palermo, infatti, si posiziona al quinto posto, qualificandosi all’Europa League. Confermato per la stagione 2010-2011, è esonerato dopo la pesante sconfitta contro l’Udinese, sostituito da Serse Cosmi. Torna in Sicilia dopo nemmeno due mesi, portando il Palermo in finale di Coppa Italia dopo 32 anni, perdendo contro l’Inter. Il 7 novembre 2011 si siede sulla panchina della Fiorentina. Verrà ricordato soprattutto per il siparietto con l’attaccante Adem Ljajic. Dopo una sostituzione non digerita dal serbo, con successivi applausi ironici da parte dello stesso, Delio Rossi arriva alle mani con il giocatore, reazione che costa al tecnico la panchina viola, venendo squalificato per tre mesi dal giudice sportivo. A dicembre 2012 approda alla Sampdoria, con la quale ottiene la salvezza matematica alla 36esima giornata. Viene esonerato la stagione successiva. Dopo quasi due anni di assenza, a maggio 2015 viene chiamato dal Bologna, dove conquista la promozione in Serie A pareggiando nella finale playoff contro il Pescara, venendo promosso in virtù del miglior piazzamento in classifica. Avendo raccolto solo 6 punti in 10 partite, viene esonerato dopo poco più di un mese dall’inizio della stagione seguente. Nel 2017 arriva la prima esperienza estera per il tecnico emiliano, precisamente al Levski Sofia, club militante nella massima serie bulgara. Ottiene il terzo posto e la qualificazione ai preliminari di Europa League, perdendo inoltre la finale della Coppa di Bulgaria. La stagione successiva, la partenza altalenante e l’eliminazione nei preliminari d’Europa League contribuiscono alla fine dell’esperienza estera. Torna ad allenare il Palermo ad aprile 2019, arrivando terzo ad un passo dalla promozione in Serie A, non potendo però disputare i playoff a causa di una pesante penalizzazione ai danni dei rosanero. Di conseguenza, il suo rapporto con il club si interrompe lo stesso giugno.