di Giuseppe Barbato

Salernitana-Udinese è stata una partita mal giocata dagli uomini di Paulo Sousa: dominati per 65 minuti, arrembanti negli ultimi 30. Errori individuali, errori di organizzazione tattica, errori di gestione delle situazioni. La squadra granata porta a casa un campionario delle situazioni che potevano costarle carissimo. Per fortuna l’Udinese è poca cosa, si limita al compitino e quando la Salernitana si riprende la mediana sparisce dal campo. Questo però non deve rappresentare una scusa per polemizzare o lanciare accuse. Paulo Sousa, in sala stampa, ha spiegato la partita e messo in chiaro la traccia da seguire. Il risultato, per quanto prodotto alla fine, è quasi giusto. La pareggite si traduce in voglia di non perdere, la qualità della squadra in capacità di restare a galla.

Drammatica inferiorità a metà campo

Entrambe le squadre partivano con una costruzione dal basso 3+1, con gli altri centrocampisti più la trequarti a svariare per il campo creando loop e superiorità nelle singole zone di campo. Due situazioni hanno fatto la differenza: la gestione del pressing e il ruolo del centravanti. Il pressing dell’Udinese non era portato tanto sui centrali, quanto sui centrocampisti e sul trequartista che si abbassava a ricevere. La costruzione era portata soprattutto con i braccetti, più Thauvin come primo ricevitore oltre la linea di pressione. L’alternativa principale era il lancio lungo su Lucca, così da creare almeno il grattacapo a Gyomber e compagni. Il numero di seconde palle generate era altissimo, vinte quasi sempre dall’Udinese a causa della densità in mediana.

La Salernitana così è andata in grossa difficoltà perché non aveva il tempo per ricostruire il possesso, inutili i tanti tentativi di Bohinen in tal senso. Lassana veniva sempre tagliato fuori dal gioco, Kastanos e Botheim non davano supporto e Dia era troppo solo. Le uniche ancore di salvezza erano gli sganciamenti offensivi di Pirola, il lavoro difensivo di Lovato e il solito Candreva a tutto campo. Il dominio degli uomini di Sottil è stato netto, senza però creare situazioni davvero pericolose. Opaca la partita di Lovric, Joao Ferreira e Kamara si sono proposti tanto senza incidere. Il rimedio proposto da Paulo Sousa è stato particolare: abbassare Botheim da mezzala. Il norvegese, con il blocco basso, ha ridotto il carico su Pirola mentre in attacco era troppo distante dalla porta. Non a caso gli attacchi granata si sono sviluppati soprattutto a destra.

Cos’ha portato Martegani

La contromossa di Sottil è stata semplice quanto efficace: allargare Nehuel Pérez sul centro-destra, quasi da terzino: così ha dato ampiezza e uscite palla su quel lato, costringendo la Salernitana a sbilanciarsi dall’altra parte. I ribaltamenti di fronte sul centro-sinistra hanno portato prima al gol di Samardžić e poi alla grande occasione di Lovrić, con lo sloveno che ha trovato spazi per inserirsi. Restava una sola strada: i cambi. Si è partito da quel più logico, cioè la ripresa della metà campo. Martegani entra per Bohinen e l’argentino riparte lì dove il norvegese stava lavorando: rallentare il gioco, agevolare il possesso, dare respiro ai compagni. Favorito anche dai ritmi più bassi e dal crescente nervosismo l’ex Cuervo ha preso campo con la nobile arte della pausa.

La crescita del possesso palla e i tocchi in area nell’ultima mezz’ora parlano chiaro: è un’altra partita. L’Udinese, causa panchina cortissima, non ha strumenti per ribaltarla e metterla sulle transizioni. Alla Salernitana basta qualche tocco in più a centrocampo, Candreva più vicino alla porta e lo spostamento di Kastanos da centravanti, prima dell’ingresso di Ikumenesi. Dia non soffre più di solitudine. La Salernitana può vincere quasi per inerzia, grazie alla pura superiorità di mezzi. Non ci riesce per merito di Silvestri ma è pura nota di cronaca. Ciò che conta è il fatto che la squadra, con la giusta profondità di organico, può avere ciò che Sousa chiede da febbraio: capacità di essere performante su tutti i 90 minuti. Per giunta in un campionato dove troppe squadre non hanno sufficienti cambi adeguati. Anche questo è stato ribadito ieri in sala stampa, per il bene della Salernitana e non per polemica.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui