di Vanni Vignes

Ed eccolo qui, l’ esame di maturità, la prova del nove…chiamatelo come volete ma la sostanza non cambia. La partita di Frosinone ci dirà quale sarà il ruolo che la Salernitana ricoprirà fino al termine della stagione, quali saranno salvo stravolgimenti particolari, le sue ambizioni: promozione diretta oppure un posto nei play off. Il fato non da una mano parliamoci chiaro. E’ vero che rientra Akpa e questa è un’ ottima notizia…ma all’ assenza di Lombardi di cui non parleremo più, visto che probabilmente durerà fino al termine della stagione, si aggiunge quella di Djuric, non convocato a causa di un problema ad un piede. Con Cicerelli al rientro dall’ infortunio, banale ma fastidioso, mister Ventura avrà un bel da fare per riuscire a tenere la barra dritta come sta facendo da inizio stagione. Tanta sfortuna per i granata è vero….ma i limiti di una rosa che andava rimpolpata e meglio assortita nel mercato di gennaio stanno venendo fuori, tutti, in maniera dirompente. La speranza è che la squadra sappia e riesca a continuare a fare di necessità virtù, ma la paura di trovarsi a fine a stagione a mangiarsi i gomiti per quello che poteva essere e che per la scellerata gestione della campagna invernale, non è stato, comincia ad aleggiare prepotente. Ma tant’è. I limiti della multiproprietà sono questi e chi ancora non capisce i motivi del malumore nella tifoseria farebbe bene a cominciare a farsi due domande: Non li capisce o gli fa comodo far finta di non capire? Problemi loro. Il Frosinone viene da 5 vittorie consecutive che hanno alzato l’ asticella dell’ entusiasmo alle stelle e portato il vantaggio sui granata a 4 lunghezze. Ma analizzando il calendario, questi 15 punti sono arrivati contro Ascoli (in caduta libera), Entella (in casa), Venezia e Cosenza (futuro spareggio play out?) e Perugia in casa (3 sconfitte nelle ultime 3). Certo, vincere non è mai facile ma diciamo che il calendario ha dato una mano. La squadra è forte, ci mancherebbe altro…Dinamica, reattiva, con un idea di gioco chiaro e definito ed un reparto avanzato niente male con l’ ex Dionisi nel ruolo di spauracchio. 3/5/2 anche per mister Nesta. Maiello, Rodhen ed Haas garantiscono corsa, tecnica e personalità in mezzo al campo. Aiutano molto in fase difensiva con Maiello bravo ad arretrare poco avanti i centrali e soprattutto riescono ad offrire coperture preventive ed assistenza in fase offensiva quando Salvi e Beghetto spingono con insistenza. Dietro poi fra Ariaudo, Krajnc, Brighenti e Capuano c’ è l’ imbarazzo della scelta. Centinaia di presenze in A totali in rosa per una squadra che in molti pronosticavano come antagonista del Benevento ad inizio stagione. Ma il calcio, per fortuna, come dimostrato dalla Salernitana in terra Sannita, non è una somma di numeri grazie a Dio e la Bersagliera, seppur incerottata, se la può e deve giocare. Schieramento speculare e la forza di chi questa volta, non ha il peso del dover vincere a tutti i costi. Dietro probabile che Ventura decida di schierare il terzetto Aya, Migliorini e Jaroszynski. Più esperienza, più cattiveria e probabilmente meno dinamismo vero, ma contro un giocatore del calibro di Dionisi l’ irruenza di Billong potrebbe essere pericolosa, con Karo che magari stuzzicherà Ventura fino a poco prima del fischio d’ inizio ma che parte un pizzico indietro rispetto all’ ex pisano. A centrocampo sarà molto difficile che il tecnico genovese possa decidere di rinunciare ad uno fra Dziczek, Maistro ed Akpa per schierare di nuovo Capezzi. Questo terzetto offre garanzie in termini di corsa, in termini di qualità tecnica e soprattutto conosce a memoria lo spartito che l’ allenatore vuole venga suonato. Sugli esterni tutto dipende da Cicerelli. Se il calciatore ha recuperato al 100% saranno lui e Kiyine ad agire sulle corsie laterali. Sperando che quest’ ultimo decida finalmente di tornare ad essere quello di inizio stagione. Se invece l’ ex foggiano non fosse ancora recuperato appieno, il marocchino passerebbe a destra con Lopez di nuovo in campo a sinistra dopo l’ ottima prestazione di domenica scorsa. Discorso delicato invece per quanto riguarda la coppia offensiva. Per noi del bar dello sport, è molto difficile che Ventura possa decidere di schierare Jallow di nuovo titolare dopo la prestazione priva di contenuti offerta, come spessissimo è gia accaduto, contro il Livorno. Inoltre partiamo dall’ assunto che Gondo rappresenta per Ventura, seppure con tutti i grossi limiti tecnici ampiamente manifestati, un elemento di grande importanza tattica ed è per questo che per noi, sarà nuovamente titolare. Le soluzioni sono due. La più logica vede la coppia Giannetti, Gondo titolare. La più sorprendente invece, ma va tenuta in considerazione, porterebbe Maistro largo a destra, Capezzi al suo posto e Kiyne dietro Gondo in un 3/5/1/1 nuovo e che potrebbe garantire, copertura, dinamismo e fantasia. Del resto la Salernitana ha poco da perdere stavolta. Sarà cosi? Forza Salernitana, sempre.

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