Aggiornamento ore 21. Il previsto minuto di silenzio in memoria di Kobe Bryant, come richiesto dal Milan in occasione della gara di questa sera tra i rossoneri ed il Torino non c’è più stato. I giocatori erano schierati a centrocampo in attesa che il direttore di gara desse il via ai 60 secondi di raccoglimento, ed invece nulla. Si conferma dunque l’atteggiamento di assoluta insensibilità da parte dei vertici della Lega Calcio.

Aggiornamento ore 12. Fino alle 11.39 di questa mattina, la vergogna era l’unica parola idonea per etichettare il comportamento della Lega di serie A rispetto alla mancata “concessione” del minuto di silenzio in memoria di Kobe Bryant, richiesto dalla società Milan, in occasione della gara di questa sera di Coppa Italia tra i rossoneri e il Torino. Vergogna assolutamente incomprensibile e addirittura doppia se si considera l’insensibilità del “palazzo del calcio” consumatasi pochi giorni fa, in occasione della scomparsa del grande Pietro Anastasi. Poi all’improvviso è giunto il clamoroso dietrofront della Lega, come confermato dal tweet del Milan che così ha annunciato pochi minuti fa: “In accordo con la @SerieA, stasera indosseremo il lutto al braccio in memoria di Kobe Bryant, scomparso in un tragico incidente aereo insieme alla figlia Gianna Maria e altre 7 vittime. San Siro osserverà un momento di raccoglimento a ridosso del fischio di inizio. #SempreKobe“. Un dietrofront che comunque non elimina lo squallore col quale vengono adottate certe decisioni così come anche i ritardi e i silenzi di circostanza in altre. Se il calcio in Italia fosse più attento ai valori fondamentali dell’esistenza, tra cui il rispetto da tributare a chi non c’è più, forse ne guadagnerebbe in immagine l’intero movimento sportivo nazionale.

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