Come un fulmine, come un lampo. Accecante al punto tale che tutto il resto non si nota più. E’ accaduto tante volte a Salerno, è accaduto ancora una volta questa sera. Location l’Hotel Mediterranea, proprio ad un tiro di schioppo dall’impianto comunale cittadino – lo stadio Arechi – dove la Salernitana disputa le sue gare casalinghe. Una precisazione ridondante quest’ultima? Forse. Fatto sta che questa sera alla presentazione del progetto preliminare di restyling dello stadio Arechi c’era un unico protagonista: il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. E gli altri attori principali? E il Comune proprietario della struttura? E ancora la società del presidente Iervolino? Assenze pesanti che peseranno? Lo vedremo.
Per il Comune c’erano alcuni consiglieri comunali, ma non il sindaco Enzo Napoli, nè il vice Paki Memoli, e nemmeno il presidente del Consiglio Comunale. Insomma Palazzo Guerra era come se non ci fosse. Non ne parliamo della Salernitana che in quella struttura ci vive e ci deve costruire il proprio campionato.
E siccome si è parlato di lavori imponenti, di tempi importanti, di cantieri da aprire, di campionati eventualmente da disputare altrove se non in un Vestuti 2.0, ristrutturato magicamente in 12 mesi, sarebbe stato il caso che a presenziare ci fosse anche la società. Ma evidentemente l’aver preteso dal Comune il rispetto della convenzione firmata pochi mesi fa, vista la non apertura della curva Nord, ha probabilmente indotto il Governatore della Campania a tenere una conferenza in assoluta solitudine, eccezion fatta per i tecnici delle aziende che hanno progettato l’Arechi del futuro. Un’impresa da 95 milioni di euro, un anno e mezzo di lavori (con tre turni, anche di notte) per avere alla fine uno stadio ultramoderno, 35mila posti di capienza, interamente coperto e sostenibile dal punto di vista energetico, insomma un gioiello. Il tutto però condito da tantissimi punti interrogativi. Che restano nonostante i proclami.